"Credo che sia giunto il momento di dare continuità al nostro campionato. A partire da domani contro l’Inter. Abbiamo avuto momenti negativi, ma c’è tempo per rimediare. Il campionato non è finito e i nostri obiettivi sono ancora alla portata. Conosciamo bene le nostre qualità, per questo dico che l’Europa si può raggiungere ancora". Joel Obi mostra sicurezza e si prepara a recitare un ruolo importante anche nella sfida del Meazza dopo il gol decisivo al Cagliari.

Cosa deve aspettarsi l’Inter?
"Un Torino voglioso di punti. Giocheremo a viso aperto, siamo tosti e arrabbiati".

E’ sempre interista?
"Lo sono da quando avevo 9 anni, poi sono cresciuto con la loro maglia. Ma se vinceremo sarò felicissimo. L’Inter ricomincerà a vincere dalla prossima".

I nerazzurri possono lottare con Juve e Napoli?
"Stanno facendo un grande campionato, auguro loro di vincere lo scudetto. Se la giocheranno fino alla fine".

Ci saranno oltre 70 mila persone allo stadio…
"Sarà un motivo in più per dimostrare che ce la possiamo giocare con tutti. E poi ci saranno anche i nostri tifosi".

Fa differenza avere o non avere Belotti?
"Il Gallo è un valore aggiunto, lo dicono i numeri. Però Andrea da solo non può bastare. Siamo tutti utili e ci sono qualità anche negli altri giocatori".

L’Inter la prelevò a 14 anni dal Parma, ha segnato il gol decisivo per la vittoria del campionato Allievi contro l’Empoli. Cosa fa la differenza tra farcela e non farcela tra i grandi?
"La testa più delle gambe e dei piedi. Quando passi dalla Primavera alla prima squadra tutto cambia, devi essere uomo all’improvviso. Ho sempre creduto nei miei mezzi, sapevo che lavorando e facendo sacrifici sarei arrivato. Magari non subito, ma sarei arrivato".

Quale allenatore nerazzurro le viene subito in mente?
"Rafa Benitez, mi ha fatto esordire in A e in Champions".

Sezione: L'avversario / Data: Sab 04 novembre 2017 alle 09:15 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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