Figuraccia all'esordio in campionato per il Torino di Marco Baroni, che crolla sotto i colpi dell'Inter. Cinque a zero il risultato finale che il tecnico dei granata commenta così in conferenza stampa: "Non è questione di 'mano di Baroni', abbiamo cercato di fare le cose preparate in allenamento. Quando vieni da un primo tempo così, contro una delle squadre più forti d'Europa, non puoi fare quegli errori perché poi esce quel punteggio che deve provocarci dolore. Quel dolore ci deve dare la spinta per ripartire. Non puoi fare due falli nel primo tempo, se decidi di portare pressione a una squadra come l'Inter. Oggi abbiamo fatto troppi regali. Nei dati sui falli fatti c'è molto della partita, l'ho detto anche alla squadra all'intervallo. Io sono abituato a trovare soluzioni, ma la cosa principale è che questo punteggio deve darci la rabbia per affrontare la settimana con un piglio diverso". 

Che cosa cerca di inseguire al Torino?
"Una proposta di gioco. In Italia o hai una cosa fisica per giocare in contrapposizione o devi giocare bene tecnicamente. Dobbiamo alzare il livello tecnico, si passa da lì, questo è certo". 

Si aspetta qualcosa dal mercato?
Mi aspetto di lavorare coi ragazzi per preparare la partita. Con la società c'è massima sintonia. oggi siamo a 47 allenamenti fatti, è un momento di verifica e di crescita. Non puoi avere tutto subito, ma non puoi neanche concedere quello che abbiamo concesso". 

Come mai non 'vede' Maripan?
"No, no, non è che non lo vedo. Dovevamo fare una partita tecnica, quindi ho preferito un centrale mancino. Masina aveva giocato bene, col Modena mi era piaciuto in coppia con Coco. Non c'è un problema Maripan, io voglio far crescere 22 titolari". 

Dove potete intervenire tra mercato e campo?
"C'è una fragilità che dobbiamo sistemare assolutamente. Oggi aveva di fronte una squadra forte, difficile da affrontare. Dobbiamo lavorare forte sul blocco squadra". 

Non è che state valutando con presunzione la forza di questa rosa? Rischiate di lottare per la salvezza?
"Capisco il senso della domanda. Credo che solo il lavoro ci può portare fuori da questa situazione. Sono io che devo trovare le soluzioni e le troverò. In questo momento, devo prendere atto di alcune situazioni e trovare dei correttivi. Io sono abituato a lavorare forte, con ferocia. Oggi ci sono stati degli errori difficili da vedere e non ci saranno più". 

Sezione: L'avversario / Data: Lun 25 agosto 2025 alle 23:23 / Fonte: dall'inviato a San Siro
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
vedi letture
Print