Il re di questa Champions League è Luis Enrique, capace di portare il PSG sul trono d'Europa dopo aver sfiorato il baratro dell'eliminazione rifilando una sonora cinquina all'Inter. Ai microfoni di Sky Sport, il tecnico spagnolo racconta come ha vissuto questa settimana che lo ha portato alla gloria: "La mia preoccupazione maggiore di questa settimana era gestire le preoccupazioni di una città che non aveva vinto ancora la Champions. Ho cercato di abbassare la pressione per arrivare alla partita in condizioni che ci consentivano di giocare al calcio. L'Inter è un'ottima squadra, di altissimo livello. Siamo stati bravissimi in pressione, cito Ousmane Dembélé per il lavoro difensivo fatto. Poi è ovvio che abbiamo segnato con molta felicità".

Hai portato il PSG sul trono d'Europa cambiando politica. Questa è la tua più grande soddisfazione da allenatore?
"La cosa importante è aver fatto questo in funzione non di quello che eravamo, ma di provare un nuovo percorso. Abbiamo rispettato la scelta di Mbappé di andare al Real Madrid optando per un percorso diverso, facendo crescere tutti i giocatori che abbiamo preso per questa squadra. Tutti sono cresciuti e hanno fatto fare un balzo in avanti alla squadra, ora tutti giocano".

Sei un uomo fantastico, la maglia dedicata a tua figlia racchiude tante cose. Hai piantato la bandiera con lei?
"Xana è sempre con me spiritualmente da quando è andata via col corpo. Una vittoria, una sconfitta non cambiano i sentimenti: voglio ricordare sempre quello che ha portato nella mia vita. Si nasce, si muore, tutto il resto si vede". 

Sezione: L'avversario / Data: Sab 31 maggio 2025 alle 23:57
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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