Con 6 punti di vantaggio sembra impossibile perdere il campionato. Paulo Dybala conferma: "Lo penso anch’io. Sarebbe incredibile. Tutti ci davano per morti, ma il modo in cui siamo risaliti e la voglia di questa squadra in ogni allenamento fanno capire che questo scudetto deve essere nostro", dice l'argentino al Corriere della Sera.

I quarti di Champions aumentano i vostri rimpianti?
"Quando ho visto che il Barcellona è uscito mi girava la testa, perché con più fortuna questa poteva essere la Champions della Juve. Adesso spero che vinca il Bayern, così almeno siamo usciti con i vincitori".

Nei suoi primi mesi juventini ha mai avuto dubbi?
"No, a Palermo era successa la stessa cosa, ma io sapevo che la mia scelta era quella giusta. C’è stato un grande lavoro, per migliorarmi fisicamente e mentalmente. Passare dalla lotta per la salvezza alla Juve non è facile: qui non puoi neanche pensare di pareggiare un partita... Per fortuna ho imparato in fretta".

Ha cambiato anche posizione in campo.
"Sì a Palermo ero una prima punta, anche se strana. Qui ho più libertà e mi trovo bene in qualsiasi posizione, anche perché ho compagni con più fisicità che mi creano gli spazi".

Cosa è la pressione per lei?
"Ce l’ho sempre avuta, il mio cartellino è sempre stato pagato molto. Sono contento che adesso non si parli più del fatto che sono costato 40 milioni: i soldi non vanno in campo".

La Juve senza di lei ha vinto 3 partite. Anche il Napoli senza Higuain ce la può fare?
"Gabbiadini mi piace e ha subito fatto bene. Ma Higuain è un giocatore molto importante. Rispetto a me è più un leader. Io sono al primo anno alla Juve. E qui vince il gruppo".

Il gol di mano di Maradona agli inglesi quindi lo rifarebbe, anche se fu scorretto?
"Non so se chiamarlo scorretto. Allora anche il rigore per la Germania nella finale di Italia 90 non dovevano fischiarlo. Il calcio è così: se uno si butta e l’arbitro fischia è merito del giocatore. Maradona è stato più furbo dei 50mila che erano allo stadio".

Pogba dice che Ronaldo in Italia non farebbe 60 gol. Qui è più difficile?
"Un po’ sono d’accordo. Magari il calcio italiano non è il più bello da vedere, ma è il più difficile in cui giocare perché è molto tattico".

 

Sezione: L'avversario / Data: Ven 15 aprile 2016 alle 10:52 / Fonte: Corriere della Sera
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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