Il Como interrompe la striscia di risultati utili consecutivi a otto perdendo l'ultima partita di campionato contro l'Inter, che passa allo stadio Sinigaglia per 2-0. Risultato che Cesc Fabregas analizza anche nella sala conferenze dello stadio attraverso le domande dei cronisti presenti: "Fatemi dire una cosa prima di parlare della partita: tanti complimenti al Napoli, devono essere un esempio perché vincere uno scudetto contro una squadra troppo forte come l'Inter è incredibile. Quanto a noi, che posso dire? Oggi con un uomo in meno abbiamo calciato 18 volte, non ci siamo abbassati anche contro una squadra di livello altissimo. Questa sconfitta fa vedere che siamo molto lontani da ciò che il Como vuole essere in futuro. Se Cutrone fa il 2-1, magari cambia qualcosa... Questo è ciò che mi rende più orgoglioso. Mi è piaciuto che lo stadio ha celebrato Reina e Iovine. Siamo una società piccola che sta crescendo a passi grandi. Siamo pronti per migliorare". 

Due gli uomini copertina: tu e Nico Paz, restate anche l'anno prossimo?
"Io lo dico sempre: se resto o no, non è importante. Conta ciò che si sta creando al Como, che continuerà anche senza di me nei prossimi anni. Lascio la vita per il Como, mio figlio mi chiede sempre perché non sono mai a casa. Devo tanto a questo club, voglio dimostrare di essere la persona giusta per questo progetto. Ma dobbiamo migliorare, si è visto oggi che siamo molto lontani dall'Inter". 

Quale è il prossimo step?
"Un allenatore è molto bravo quando allena giocatori bravi. Tutti noi tecnici dipendiamo dai giocatori, poi è ovvio che dobbiamo creare il contesto. La squadra oggi ha fatto il massimo, ma l'Inter è stata meglio di noi. Fa male, ma dobbiamo accettare la realtà". 

Potevate fare di più?
"Mi conoscete: io anche a otto anni piangevo se perdevo una partita. Stasera non dormirò, magari riguarderò la partita tre volte. Questa sconfitta mi fa molto male, non riposerò tranquillamente. Dobbiamo migliorare".

Cosa ti rende più orgoglioso della squadra?
"Che non mollano mai anche se l'avversario è migliore individualmente. Difesa alta, riconquista, sempre con le nostre idee: questa è la nostra forza. Ci abbiamo creduto anche dopo nove partite senza vittorie". 

Ha sempre parlato bene dell'Inter e di Inzaghi, dove l'ha perso lo scudetto?
"Non lo so, non sono in grado di parlare di questo. Non ti posso rispondere, ma ho visto una qualità altissima dal campo. Sono la miglior squadra d'Italia, senza dubbio, e tra le migliori d'Europa. Troppo forte, troppo forte". 

Sezione: L'avversario / Data: Ven 23 maggio 2025 alle 23:42 / Fonte: dall'inviato allo 'Stadio Giuseppe Sinigaglia'
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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