Terminata la pausa per i match delle nazionali, ora tutta l'attenzione si proietta verso il big-match del Meazza. Sabato, ore 18, in campo a San Siro Inter e Juventus: un Derby d'Italia resto accattivante soprattutto dall'avvio sprint dei nerazzurri. Walter Mazzarri e Antonio Conte, però, per ovvi motivi non hanno potuto preparare la partita come avrebbero voluto. Colpa di un calendario che ha sorteggiato la supersifda proprio in seguito alla sosta nazionali.

L'INTER - Non ride Mazzarri, in ansia soprattutto per le condizioni fisiche dei suoi sudamericani. Al di là dei minuti giocati nell'ultimo turno (90' per Campagnaro e Guarin, 65' per Palacio e zero per Pereira e Alvarez), è il viaggio transoceanico a destare preoccupazione. Mentre gli 'europei', infatti, saranno a disposizione oggi per una prima seduta (ovviamente non completa), loro cinque torneranno ad allenarsi a ritmo blando soltanto domani. Nagatomo (90 minuti a Yokohama col Giappone) rientra oggi. Meglio stanno Kovacic (in campo 86 minuti in Ucraina lunedì con l'Under-21 corata), Handanovic (90' a Nicosia), Olsen (65' in Slovenia con l'Under-21 danese), Taider e Belfodil (rispettivamente 88' e 2' in Algeria).

LA JUVE - Sul fronte juventino, nonostante gli acciacchi di Barzagli e Vucinic più il ko di Caceres (menisco), Conte sta leggermente meglio del collega. E il motivo è proprio che il solo Asamoah (peraltro risparmiato dal ct in Giappone-Ghana) è uscito dai confini europei nell'ultima tornata. Gli altri son rimasti tutti piuttosto vicini. Gli italiani, addirittura, erano proprio a Torino (Buffon, Ogbonna, Bonucci, Chiellini e Pirlo), i cileni a Ginevra (amichevole con la Spagna per Isla e Vidal), Pogba in Bielorussia e Lichtsteiner in Norvegia. Non convocato Tevez.

SOLO DOMANI - Analizzando quindi le due presumibili formazioni di partenza, ci accorgiamo come Mazzarri avrà a disposizione soltanto nella seduta di domani ben quattro potenziali titolari (Palacio, Campagnaro, Alvarez e Guarin), mentre Conte potrà usufruire di tutti già a partire da oggi. Un vantaggio che magari si potrebbe 'pareggiare' con le defezioni eventuali di Barzagli e Vucinic, due elementi fondamentali per i bianconeri.

ZERO ALIBI - Questo il dato che lascia in eredità la sosta per le nazionali. Resta il discorso che Mazzarri ha fatto subito dopo Catania: il calendario si conosce per tempo, quindi zero alibi. Un atteggiamento corretto del tecnico nerazzurro, che mostra sicurezza e voglia di andare oltre anche alle contingenze sfavorevoli. Almeno sulla carta.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 11 settembre 2013 alle 11:30
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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