Da ben 4 anni prima l'Inter e poi il Milan sono impantanati nelle paludi burocratiche del Comune di Milano che frenano il progetto del nuovo stadio di proprietà. Oggi che il club rossonero ha cambiato proprietà, passando da Elliot a RedBird, la situazione non è migliorata e pare che i due club prenderanno strade diverse. Il Milan avrebbe scelto l'area La Maura, l'Inter invece dovrebbe andare fuori città, con Assago ipotesi emersa nelle ultime ore. Scelte inevitabili vista la lentezza e gli ostacoli nell'ottenere il via libera e gli innumerevoli problemi emersi in questo percorso che avrebbe dovuto raggiungere un traguardo ben prima. Un ritardo che sta costando e costerà ancora, in termini finanziari, parecchi milioni, oltre a rinviare il ritorno tra le big d'Europa delle due società milanesi.

In termini economici, Marco Bellinazzo ha analizzato la situazione dalle colonne de Il Sole 24 Ore: "Posto che parliamo di proiezioni, ma di proiezioni molto realistiche date le analisi comparative relative alle altre decine di stadi edificati in Europa in questi anni, è possibile affermare che Inter e Milan siano costrette a rinunciare a circa 100 milioni a stagione per ogni anno in cui restano nell’attuale stadio Meazza, 50 milioni a testa. Oggi allo voce stadio rossoneri e nerazzurri registrano ricavi che mediamente oscillano tra i 30 e i 40 milioni all’anno. Secondo le analisi economiche effettuate in preparazione del dossier per il nuovo stadio comune, l’asticella dei ricavi legati all’impianto per entrambe le società era stata invece fissata intorno ai 100 milioni. Circa 60 in più, dunque. Il particolare, si prevedevano 120 milioni di ricavi incrementali totali, di cui 80 dal comparto stadio (con 65.000 posti, di cui circa 9 mila premium modulabili fino a 13.500, mantenendo un equilibrio tra la domanda di un pubblico corporate e l’esigenza di tenere calmierati i prezzi di biglietti e abbonamenti ordinari), e 40 milioni dalle attività commerciali collegate".

Un progetto, quello del nuovo stadio, che oltre a fare bene alle casse di Inter e Milan avrebbe portato giovamento anche al tessuto sociale di Milano: "Il report economico si basava sullo scenario di una concessione di 90 anni e su un costo del comparto stadio stimato in circa 600 milioni, il 60% dei costi totali di costruzione pari a un miliardo, a cui si aggiungevano tecniche e altri oneri per circa 300 milioni. Nonostante la contrazione delle aree edificate, gli investimenti privati, che avrebbero genereranno circa 27mila posti di lavoro, avrebbe portato sul territorio lavori per 1,3 miliardi di euro". Benefici che, con lo spostamento del mirino rivolto all'area per la costruzione dell'impianto, non saranno appannaggio di Milano.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 01 marzo 2023 alle 16:05
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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