Scarsa personalità. Questo è il principale capo d'accusa della dirigenza interista nei confronti dell'arbitro Felix Zwayer, finito nell'occhio del ciclone dopo la direzione di gara di ieri sera contro il Liverpool, macchiata in maniera irreversibile dal rigore assurdo assegnato ai Reds dopo revisione al VAR a due minuti dal novantesimo, decisivo per la vittoria degli uomini di Arne Slot. La Gazzetta dello Sport rivela come Zwayer, che secondo i dirigenti avrebbe potuto anche difendere la valutazione effettuata sul campo, secondo quanto riferito da testimoni era abbastanza dispiaciuto per l’accaduto. La cosa che però ha fatto più saltare la mosca al naso a Beppe Marotta e Piero Ausilio è stato scoprire che il ruolino di Zwayer e dell'addetto VAR Soren Storks non è esattamente 'immacolato'.

Nello specifico, Zwayer già in gioventù è stato addirittura squalificato per sei mesi dalla federcalcio tedesca per calcioscommesse. Il tribunale federale accertò, in un file rimasto secretato per quasi dieci anni e poi consegnato alla stampa tedesca, che Zwayer accettò da un arbitro poi radiato, Robert Hoyzer, 300 euro in contanti per “non danneggiare” il Wuppertaler nella partita del campionato regionale nord contro il Werder Brema 2 (30 maggio 2004). Zwayer si sarebbe poi autodenunciato, contribuendo a incastrare il collega al centro dell’inchiesta, evitando così l’ergastolo sportivo. Salito al rango di arbitro, nel 2016 fu messo nel mirino da Rudi Voller, direttore del Bayer Leverkusen, protestò apertamente per il suo arbitraggio contro il Borussia Dortmund, partita sospesa per le polemiche derivate da un gol di Pierre-Emerick Aubameyang. Nel 2021 invece Zwayer è stato duramente criticato per non aver concesso al Dortmund un rigore contro il Bayern, in Bundesliga, con Jude Bellingham che nel dopopartita rievocò il 'peccato di gioventù' del direttore di gara berlinese.

Al nome di Storks, invece, sono legati due episodi che hanno visto protagonisti la Juventus e la Roma, sempre nel febbraio di quest'anno: il 37enne mastro falegname di Velen, infatti, era addetto VAR anche durante quella gara di playoff di Europa League tra Porto e Roma, quando l'allora tecnico giallorosso Claudio Ranieri ebbe molto da ridire nei confronti dell'arbitro Tobias Stieler prendendosela anche con Roberto Rosetti. E aveva in gestione la sala VAR una settimana dopo in occasione di PSV Eindhoven-Juventus, ritorno dei playoff di Champions League vinto per 3-1 dagli olandesi: in quell'occasione, vi fu un rigore non assegnato alla Juve da Slavko Vincic per un fallo di Mauro Junior su Francisco Conceiçao con Storks che non richiamò lo sloveno. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 10 dicembre 2025 alle 21:20
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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