Anche oggi la Gazzetta dello Sport torna sull'arbitraggio del tedesco Felix Zwayer, protagonista suo malgrado di Inter-Liverpool, decisa da un rigore inesistente negli ultimi minuti di match. Polemica e rabbia vanno di pari passo in casa nerazzurra.Rabbia per un'ingiustizia evidente subita, polemica considerando il percorso tutt'altro che immacolato del fischietto tedesco, squalificato anni fa in patria per un brutto episodio di calcioscommesse.

"L’arbitraggio del tedesco Felix Zwayer continua a far discutere, dopo la concessione del rigore che è stato la sentenza della partita contro il Liverpool a pochi sussurri dal termine. Ma sotto esame è anche il ruolo del Var, Soren Storks, che secondo quanto filtra dal quartier generale di Nyon avrebbe fatto meglio a non intervenire sulla valutazione di campo del contatto tra Bastoni e Wirtz - sottolinea la rosea -. Il filo sottile che separa la trattenuta dalla simulazione si annoda nel dibattito, peraltro già alleggerito dalle ammissioni del Liverpool: l’allenatore Arne Slot ha detto che «in Premier un rigore del genere non sarebbe fischiato» mentre il tiratore Dominik Szoboszlai ha suggerito all’Inter «di prendersela con l’arbitro e non con me» e il capitano, Virgil Van Dijk, è scoppiato a ridere in diretta televisiva nel commentare l’episodio. I dirigenti dell’Inter, capeggiati dal presidente Beppe Marotta, hanno in effetti presentato delle garbate rimostranze a Zwayer, al quale nella pancia di San Siro hanno rimproverato la scarsa personalità: avrebbe dovuto decidere in autonomia, senza lasciarsi teleguidare. L’Uefa da parte sua condivide il concetto generale: quel tipo di falli deve essere giudicato dall’arbitro e non dal Var. L’errore, o meglio il peccato, sarebbe quindi da attribuire a Storks, che si è intromesso in una questione che non lo riguardava. Una volta davanti al monitor per Zwayer, osservato il movimento della maglia di Wirtz che si allunga di circa 30 centimetri, fischiare il rigore diventava quasi automatico".

Colpevole pure Wirtz, autore di una sceneggiata inqualificabile, che ha ingannato i connazionali tedeschi. "Ed è il tema sul quale si è concentrato Cristian Chivu, ex calciatore di alto livello, che è disposto a perdonare un errore arbitrale ma censura con maggiore severità i comportamenti antisportivi. «Ci vuole educazione» ha detto nelle interviste del dopo-partita, riferendosi chiaramente al tuffo di Wirtz che è costato un pareggio molto prezioso per la classifica del girone di Champions League".

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 11 dicembre 2025 alle 08:14 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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