Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, si confessa un’intervista rilasciata a Sette, settimanale del Corriere della Sera, al quale racconta tanti aneddoti del passato e del presente, oltre ai suoi pensieri legati al mercato e alle riforme delle quali necessita a suo dire il campionato italiano. Rilanciando l'idea di una riduzione dell'organico della Serie A: "Dovrebbe passare a 16 squadre, come nel 1986, e bisogna evitare che i calciatori stessi, patrimonio delle società, si usurino bruciando il loro valore. Un torneo a 16 squadre eviterebbe anche quei match con poche migliaia di spettatori in tv che indeboliscono la credibilità commerciale del nostro calcio. Molti sostengono che così incasseremmo di meno, ma non è vero, perché aumenterebbe il valore delle altre partite".

Secondo il numero uno dei partenopei, "è maturo il tempo perché Giorgia Meloni tolga il tetto pubblicitario alla Rai per finanziare con gli introiti della pubblicità tutta la Serie A che andrebbe in chiaro, dividendo il campionato fra Rai e Mediaset. Gli italiani sarebbero felicissimi di poter vedere tutte le partite gratuitamente e lo share andrebbe alle stelle. I denari destinati dalle televisioni e dalle piattaforme ai tornei organizzati da FIFA e UEFA sottraggono risorse ai campionati nazionali. Quindi le soluzioni sono due: o andare in chiaro, dando ai club i ricavi della pubblicità, o puntare sui tifosi attraverso la pay per view, in modo tale che oltre a vendere i biglietti per lo stadio reale, si possano vendere anche quelli per lo stadio virtuale. Ma non mi faccio troppe illusioni sulla possibilità che i politici obblighino Rai e Mediaset a teletrasmettere le partite di serie A. Ignorano un dato importante: il calcio potrebbe portare nelle urne il voto di 30 milioni di tifosi". 

Sezione: Il resto della A / Data: Ven 22 agosto 2025 alle 23:03
Autore: Christian Liotta
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