Ai microfoni del Corriere della Sera Salvatore Bagni, ex centrocampista di Inter e Napoli, si è soffermato sulla scelta della maglia numero 10 affidata a Thiago Motta, tornando anche alla propria esperienza azzurra a Messico 1986: "Noi un vero 10, emblema di qualità e classe, non ce l’abbiamo, Bernardeschi e Insigne sono due esterni. Ho grande rispetto per Thiago, ma i tempi sono comunque cambiati per tutti: a parte Modric nella Croazia e Hazard nel Belgio non vedo molti 10 classici in giro".  Ma come mai Bagni aveva quella maglia nell’Italia di Bearzot? "Perché ero il più forte. In realtà all’epoca i numeri si sorteggiavano. Io non sentivo il peso di quella maglia, anzi ero contento perché potevo scambiarla. Platini quando ci eliminò agli ottavi venne da me e me la chiese: "Per il numero che c’è sulle spalle non per la qualità di chi la indossa" sottolineò".

Sezione: Ex nerazzurri / Data: Gio 02 giugno 2016 alle 23:22
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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