Uno dei difensori più promettenti a livello globale. Per cui si prevede un futuro brillante. Giovane, fisico statuario, ottima tecnica. Non è un segreto che Joachim Andersen piaccia all’Inter e alle grandi del calcio europeo. “Ma senza fretta”, parola di Jacob Andersen, padre e curatore degli interessi del figlio calciatore, che, in esclusiva per FcInterNews.it, delinea la situazione presente e futura del campioncino danese.

Possiamo affermare che suo figlio resterà alla Sampdoria al 100% almeno sino a giugno?
“Sono sicuro che sarà così. Dico 99,9% perché negli affari tutto può succedere. Magari la società nei prossimi giorni riceverà un’offerta irrinunciabile e lui partirà. Ma noi non faremo nulla affinché ciò accada. Joachim è molto felice a Genova. Gioca ogni settimana, il che è molto importante. Ha solo 22 anni, deve ancora imparare molto e ne è conscio. Ammira parecchio il suo allenatore ed è contento di apprendere da lui qualcosa ogni giorno. Se noi guardiamo allo sviluppo generale per il calciatore è importante restare in blucerchiato. Parliamo di un club che mantiene quello che dice. Ci era stato detto che se Joachim fosse migliorato, si sarebbe giocato le proprie chances. Così è stato. E ora lui vuole proseguire il percorso di crescita”.

Si sarebbe aspettato che nel giro di così poco tempo suo figlio sarebbe diventato tanto determinante, diventando il muro difensivo del team ligure?
“La ragione per la quale abbiamo scelto la Sampdoria un anno e mezzo è stata che la maggior parte dei migliori difensori del pianeta sono cresciuti e si sono forgiati in Italia. Come si difende in Serie A non si difende da nessuna altra parte al mondo. Se Joachim fosse stato capace di imporsi da voi, lo avrebbe potuto fare ovunque”.

Giampaolo proprio martedì ha detto che suo figlio assomiglia nel modo di giocare a Skriniar. Per lei è vero?
“Non so quali siano gli idoli di mio figlio. Ma posso dire che Joachim per migliorarsi guarda sempre ai migliori. Studia i dettagli nei video. Quindi è chiaro si soffermi su Skriniar, uno dei più forti nel suo ruolo”.

Sa quale potrebbe essere la cifra richiesta dalla Sampdoria per lasciar partire suo figlio?
“No, non ne ho idea”.

Ma è vero lei ha incontrato i rappresentanti di Inter e Napoli?
“Non commento questi rumors”.

Ma guardando al futuro di Joachim e al suo bene, sarebbe meglio per lui lasciare già da luglio la Sampdoria per approdare in un club di livello mondiale, o restare un anno, o magari due, a Genova?
“Lui non si trasferirà tanto per farlo. Come ho detto prima in blucerchiato è felicissimo e non ci sono ragioni per andarsene. Per cambiare squadra dovrebbe esserci una programmazione perfetta nei suoi riguardi. Un piano per continuare a migliorarsi. Poi è chiaro che ogni calciatore sogna di firmare per società di livello internazionale, tra le migliori del pianeta. Ma se dovesse arrivare la chiamata di un top club solo per fargli fare numero e inserirlo in rosa, nel quale non sarebbe previsto che possa scendere in campo, allora sarebbe meglio e preferibile rimanere alla Sampdoria, che comunque è una gran bella squadra”.

Nel caso il giocatore stesso potrà scegliere la propria destinazione. È vero che lei ha dichiarato che sia seguito da 6 squadre inglesi, oltre che dalle compagini italiane?
“Colgo l’occasione per spiegare le mie parole. Un suo collega danese mi aveva chiesto quali società fossero interessate a Joachim. Io, come ho fatto con lei, non ho voluto commentare. Ho semplicemente detto di andare su Google e vedere cosa uscisse fuori, perché magari altri giornalisti potevano saperne di più. Lui ha preso i nomi delle squadre da tutti gli articoli pubblicati, scrivendo che fossi stato io a rivelarli”.

Chiudiamo con una domanda lavorativa e familiare. Lei è l’agente e il padre di Joachim. Ci sono difficoltà a ricoprire questo doppio ruolo?
“Non ho alcun doppio ruolo anche se abbiamo deciso di non continuare la collaborazione con l’Essel Sports Management (Søren Lerby e Kaj Lerby). Consiglio solo Joachim come suo padre e lo farò sempre. Ho molti anni di esperienza come Ceo, imprenditore e investitore. E sono anche l’azionista di maggioranza del club danese Vendsyssel FF, quindi credo di potergli dare facilmente dei consigli. Detto questo, Joachim ha bisogno di un potente agente con una forte rete internazionale che possa prendersi cura della sua carriera. È ciò ciò che stiamo cercando in questo momento, ma non abbiamo fretta. In questo business ci sono così tanti soldi coinvolti che molti agenti pensano solo a loro stessi e non agli atleti e alla carriera dei giocatori. Siamo molto accurati nella scelta e ci prendiamo il nostro tempo prima di qualsiasi decisione”.

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Sezione: Esclusive / Data: Lun 28 gennaio 2019 alle 16:10
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
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