L'infortunio di Denzel Dumfries ha creato un vuoto non da poco in casa Inter. Il classe '96 di Aruba tornerà solo a metà marzo, rispettando le tabelle di marcia, e nel frattempo Cristian Chivu dovrà fare di necessità virtù a meno di non ricevere un regalo di Natale postumo durante la finestra di mercato invernale. Soluzione che, da quanto filtra, non sembra una priorità in Viale della Liberazione, dove più che mettere una classica toppa preferiscono pianificare un investimento importante nel ruolo in estate. A meno di anticiparlo a gennaio, ma anche qui la situazione è complessa soprattutto per questioni finanziarie e costo squadra. Ad oggi, dunque, l'allenatore romeno dovrà insistere su Luis Henrique e sperare che Matteo Darmian torni in condizione prima possibile, anche perché la soluzione Andy Diouf sembra più credibile a gara in corso, come accaduto più volte in questa prima fase di stagione.

Un aspetto che emerge però ad oggi è che la squadra, da quando Dumfries è uscito di scena, ha spostato il proprio baricentro sulla corsia mancina dove l'asse Alessandro-Bastoni-Federico Dimarco continua a funzionare ma sta pagando e non poco l'eccesso di carico tattico, fisico e tecnico al punto da perdere colpi in anticipo rispetto alle abitudini. Attaccando meno sulla corsia di destra, dove mancano gli automatismi e soprattutto la convinzione nelle giocate, basando molto lo sviluppo del gioco sugli esterni, l'Inter inevitabilmente sposta a sinistra la propria tendenza offensiva risultando di conseguenza anche più prevedibile per le avversarie. Come se il campo fosse un piano leggermente inclinato. Si pensi per esempio alle ultime due partite, contro Bologna in Supercoppa e Atalanta in campionato. A Riad i nerazzurri creano ben tre clamorose occasioni con Dimarco, mentre a destra Luis Henrique si nota solo per uno spunto a inizio ripresa, tendendo a nascondersi. Leggermente meglio alla New Balance Arena, dopo un primo tempo titubante il brasiliano cresce nella ripresa e, lanciato proprio da Dimarco, ha anche la palla per sbloccare lo 0-0. Nulla di eclatante, ma nell'ex Marsiglia qualcosa di sicuro si è iniziato a intravedere.

Lo sbilanciamento a sinistra alla lunga rischia di diventare un problema per i nerazzurri, che depauperando la fascia destra di efficacia permetterebbero agli allenatori avversari di concentrarsi più su Bastoni e Dimarco in fase di copertura (con inevitabile calo dei due a gara in corso), liberando i propri laterali mancini, Chivu naturalmente ha tempo e modo di lavorare sulla questione, ma se i calciatori a propria disposizione non garantiranno l'upgrade richiesto e in caso di mancato nuovo innesto a gennaio la questione rischia di appesantirsi creando scompensi nella costruzione del gioco. La sensazione è che si continuerà a insistere su Luis Henrique, prima alternativa a Dumfries, ma senza alternative valide è impensabile che possa essere sempre in campo ogni tre giorni, esattamente il calendario che propone il mese di gennaio per l'Inter, esattamente un periodo chiave sul fronte Serie A e Champions League. Urgono riflessioni in Viale della Liberazione, fare di necessità virtù è una soluzione ma non per questo è la migliore.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 30 dicembre 2025 alle 13:24
Autore: Fabio Costantino / Twitter: @F79rc
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