Si dice, da tempo, un gran bene di Luca Caldirola, classe ’91, capitano della Primavera nerazzurra: uno dei migliori centrali difensivi in circolazione, tanto da essere anche un punto di riferimento della nazionale Under 19. Quest’anno Caldirola, oltre alla Primavera, ha avuto modo di allenarsi con il gruppo dei grandi insieme a Mourinho, allenamenti che gli hanno permesso di crescere tatticamente ed di ispessire il suo carattere. Ma per il giovane difensore è giunto il momento di fare un’esperienza lontano da casa, così come conferma a FcInterNews.it il suo agente, Marco De Marchi.

De Marchi, lontano da Milano per crescere ancora di più ed affermarsi nel panorama nazionale.

“In effetti, è così: credo sia arrivato il momento per Luca di fare un’esperienza diversa. Al di fuori del settore giovanile, è il tempo di misurarsi in contesti più competitivi”.

In accordo con la società.

“Senza dubbio: anche l’Inter è dell’avviso che è necessario fare un’esperienza tra i professionisti”.

La formula con la quale Caldirola andrà via sarà quella del prestito?

“Sì, la formula sarà questa: anche perché il mio assistito è vincolato all’Inter sino al 2012”.

Serie B o serie A?

“Ci sono state delle richieste, ma – per mia abitudine – parlo solo quanto ci sono certezze. Ad oggi, è impossibile dire quale sarà la categoria: credo che si deciderà tutto nelle prossime due/tre settimane”.

Avete già fissato un appuntamento con l’Inter per decidere?

“C’è stato un primo approccio telefonico, ma da qui a poco tempo fisseremo un incontro”.

Cosa cercate?

“Ci interessa un progetto valido da un punto di vista tecnico: cerchiamo una squadra che consenta a Luca di poter fare esperienza e maturare gradualmente”.

C’è qualche timore nell’andare a confrontarsi con un campionato duro con la serie cadetta?

“Nel calcio non si arriva mai e non si finisce mai di imparare: detto questo credo che Caldirola abbia tutte le qualità – oltre che i mezzi tecnici – per emergere a grandi livelli”.


 

Sezione: ESCLUSIVE / Data: Lun 31 maggio 2010 alle 16:29
Autore: Giuseppe Granieri
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