Undici anni di lavoro condivisi, dal 2001 al 2012, con l'esperienza al Manchester City che ha sicuramente rappresentato per entrambi uno dei momenti migliori a livello professionale. Amico ed ex collaboratore tecnico di Roberto Mancini, Carlo Cancellieri conosce molto bene l'attuale allenatore dell'Inter, e in questa intervista esclusiva concessa a FcInterNews analizza, oltre l'attualità nerazzurra, anche il futuro del coach jesino.

Domenica sarà 'derby d'Italia', un match importantissimo per entrambe le squadre.
"Da questo momento tutte le partite saranno determinanti per l'Inter, ma il prossimo turno di campionato dirà tantissimo circa la corsa per lo Scudetto e la Champions League. Contro la Sampdoria ho visto un'Inter in ripresa, seppur il gioco si sia visto solamente a sprazzi. Ma la squadra, questo è fuori dubbio, ha dei colpi e ottimi giocatori. Nel prossimo week-end ci saranno incroci importantissimi, con Juventus-Inter e Fiorentina-Napoli, ma i nerazzurri non partono battuti allo 'Stadium', anzi".

Quali sono le sue sensazioni per questa sfida?
"L'Inter farà risultato a Torino, io la vedo così. Se dovesse farcela allo 'Stadium' la squadra darebbe un grandissimo segnale alla concorrenza. Ho questa sicurezza perché l'Inter ha appena passato un momento negativo, sia a livello di risultati che di condizione, ma nella fase finale del campionato avrà qualcosa in più delle altre. E la rincorsa partirà proprio dalla trasferta di domenica".

Cosa la porta ad avere tale convinzione?
"Le altre caleranno e l'Inter starà meglio dal punto di vista fisico. Sono certo che da fine marzo la squadra avrà una marcia in più, tanta energia e benzina nelle gambe. Conosco molto bene Mancini e Carminati (preparatore atletico, ndr), e posso dire che il loro lavoro è finalizzato per arrivare al top nel momento decisivo della stagione. Gli allenamenti di Doha serviranno in questo senso".

Cosa pensa dell'ultimo periodo vissuto da Mancini? Tante critiche da parte di tifosi e addetti ai lavori, talvolta ingenerose.
"Non è nervoso come si dice. Ha accusato un po' i risultati dell'ultimo mese, ma credo abbia gestito ogni situazione molto bene. Tutto è partito dalla vicenda con Sarri, poi non sono mancati gli episodi a sfavore che hanno penalizzato l'Inter. Roberto però ha una dote che non tutti hanno: è molto pragmatico. I momenti negativi poi arrivano per tutti, ma la ruota gira. Oggi sembra che lui sia un allenatore di medio livello, mentre Spalletti, che comunque stimo, viene descritto come il migliore. Il calcio vive di momenti".

Non crede che la Roma sia la favorita per il terzo posto?
"No, assolutamente. Alla fine Mancini avrà la meglio su Spalletti, nonostante il potenziale giallorosso sia superiore rispetto a quello dell'Inter. E il minutaggio riservato a Totti, particolarmente basso, peserà. Uno come lui può ancora decidere le partite. Tornando all'Inter, se dovesse arrivare terza l'allenatore farebbe un vero e proprio miracolo".

Senza Champions League Mancini potrebbe salutare l'Inter a fine anno?
"Lui non abbandona la barca, e rimarrebbe anche senza il terzo posto. Ma stiamo parlando del nulla, perché l'Inter raggiungerà il proprio obiettivo".

In conclusione, quali sono i suoi progetti per il futuro?
"Inizierò una nuova avventura a partire dalla prossima stagione. Farò parte di una squadra di scouting di un club di Serie A, ma non posso ancora rivelare il nome".

Sezione: Esclusive / Data: Mar 23 febbraio 2016 alle 16:11
Autore: Francesco Fontana / Twitter: @fontafrancesco1
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