In casa Inter sembra essersi definitivamente chiusa anche l'ultima telenovela di mercato. La prima era legata alle uscite, con Hakan Calhanoglu corteggiato da Galatasaray e Fenerbahce per un romantico ritorno in Turchia; la seconda riguardava invece il capitolo entrate, con il nome di Ademola Lookman che fin da subito ha riacceso l'entusiasmo del popolo nerazzurro. Operazione complicata se si pensa al disastroso finale della passata stagione. Nelle ultime ore il nigeriano è tornato a Zingonia dopo essere scappato da Bergamo, aver diramato un comunicato ufficiale per chiedere la cessione e aver fatto capire al mondo intero il forte desiderio di indossare la maglia dell'Inter. Che poi - almeno allo stato attuale delle cose - ha invece deciso di scaricarlo nel nome di un "cambio di strategia" sul mercato. Ok, ma... quale sarebbe questa strategia? È la domanda da porre a Beppe Marotta, presidente, CEO e da poco anche azionista del club, e al direttore sportivo Piero Ausilio. 

Entrambi si sono esposti pubblicamente sull'affare Lookman, individuato come obiettivo di spessore per tornare a far sognare il pubblico di San Siro e per arricchire l'attacco interista con delle caratteristiche che mancano ormai da troppo tempo in quel di Appiano: imprevedibilità, dribbling, estro, velocità. E ovviamente gol e assist. Il tira e molla con l'Atalanta - con la quale si è poi chiusa la cessione (economicamente ottima) di Nicola Zalewski - ha sicuramente influito sullo stop ai discorsi, ma a lasciare dubbi è, appunto, la "strategia". O la presunta tale. La decisione di lasciarsi scappare un giocatore capace di spaccare le partite da solo per una manciata di milioni (anche se quanti non si sa) lascia l'amaro in bocca. Specie considerando che, dopo anni e anni di rubinetti chiusi, le casse son tornate finalmente ad avere ossigeno grazie al tanto bistrattato 'percorso' della passata stagione e alle operazioni in uscita. 

Finora a Milano sono sbarcati Petar Sucic, Luis Henrique e Ange-Yoan Bonny, con il francese unico dei tre ad essere stato annunciato cronologicamente dopo il nuovo tecnico Cristian Chivu. Dal momento del suo arrivo, il romeno ha visto tanti giocatori svuotare l'armadietto di Appiano Gentile e adesso è in attesa dei nuovi innesti che possano permettergli di lavorare sulla sua idea di calcio. 'Abbandonata' (a meno di clamorosi colpi di scena) l'attraente fantasia di Lookman, negli uffici di Viale della Liberazione si è ora passati all'ipotesi di inserire in rosa un centrocampista 'di rottura' e forte fisicamente come Manu Koné e di aggiungere un nuovo difensore che possa dare più solidità al reparto. Intanto lunedì prossimo si scenderà in campo per l'esordio in campionato contro il Torino, con il mercato apparentemente bloccato nonostante i soldi a disposizione. E Chivu aspetta, mentre la strategia appare sempre più difficile da decifrare. 

Sezione: Editoriale / Data: Mer 20 agosto 2025 alle 00:00
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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