Inizio già ad augurare buona fortuna a chi incontrerà il Barcellona in Champions League nella prossima stagione. Ne avrà veramente bisogno. Perché Messi, Xavi e compagni evidentemente non bastavano, e allora il Barça si è voluto rinforzare ancora. Per il momento ha preso il miglior giocatore sul mercato, Alexis Sanchez, che era conteso dai club di tutta Europa. Per il cileno ha speso una cifra altissima, vicina ai 40 milioni di euro (dipenderà dai bonus). Ora basta aspettare il 31 agosto per vedere se arriverà anche Fabregas, il grande colpo atteso e sognato in Catalogna da almeno 3 anni. Forse in società si sono dimenticati di essere il club campione d'Europa e di Spagna: insomma, non c'era bisogno di spendere tanto per rinforzarsi. La distanza tra il Barcellona e le altre squadre era già apparsa abissale nell'ultima Champions League. Neanche Mourinho era riuscito a fermarli, complice anche qualche "aiutino".

Ora la faccenda diventa veramente complicata per tutte le squadre che puntano alla Champions. Come si fa a battere il Barcellona? Dal centrocampo in su avranno Xavi, Iniesta, Fabregas (?), Messi, Pedro e Sanchez, probabilmente il meglio che si possa trovare nel mondo. Allora possiamo pure rassegnarci, ma solo per quest'anno. Perché quando entrerà in vigore il Fair Play Finanziario, scene del genere non si dovrebbero più vedere in Europa (si spera). E pensare che il Barcellona è la squadra che gioca con il maggior numero di prodotti del settore giovanile, non è la classica società che ha soldi da buttare. La situazione allora riguarderà anche Chelsea, Real Madrid, Manchester City e Malaga. Ma il Barcellona al momento ha debiti  che vanno tra i 400 e i 500 milioni di euro. Tutto ciò nonostante le 2 Champions vinte negli ultimi 3 anni. E certamente i 40 milioni spesi per Sanchez, che potrebbero diventare in tutto 80 se ci aggiungiamo Fabregas, non faranno bene al bilancio. Non siamo qui a parlare di economia, ma ci chiediamo solo: è giusto così? E' giusto che la squadra più forte e forse più indebitata del mondo possa spendere così tanto? Secondo Platini non è giusto. Staremo a vedere se il Fair Play Finanziario risolverà tutto, anche se non sarà facile.

L'unica (e ultima) squadra a battere il Barcellona di Guardiola è stata l'Inter di Mourinho. Inter che ora si riaffaccia nel panorama europeo sperando di migliorare il piazzamento ai quarti di finale, cercando soprattutto di cancellare l'umiliazione subita contro lo Schalke. Per tornare grande, l'Inter non si affida a spese pazze, ma ad un mercato oculato, già in linea con i dettami del FFP. Per ora sono arrivate solo le spese: 9 milioni più 3 di bonus per Alvarez e 5 milioni per Jonathan. Per risanare le spese, sono in arrivo le cessioni di Muntari e Mariga, con quella di Viviano praticamente saltata dopo l'infortunio di ieri. Ma per fare altri colpi, queste 2 cessioni minori potrebbero non bastare e se arrivasse una grande offerta per un big sarà valutata. Concentrandoci più sugli acquisti che sulle cessioni, secondo me sarebbe meglio puntare più sulla difesa che sul centrocampo. In realtà tutto dipende da Gasperini: se giocherà con il 3-4-3 che abbiamo iniziato a vedere, servono ricambi in difesa, se invece opterà per il 4-3-3, ben venga un altro centrocampista. Con la difesa a 3 i titolari sarebbero Samuel, Lucio e Ranocchia. Bene, ma tutti e tre nell'ultimo anno hanno subito infortuni importanti. Chivu, Cordoba e Caldirola forse non bastano per sostituirli. Invece nel centrocampo a 4 sono solo 2 i posti per Cambiasso, Stankovic, Thiago Motta e Zanetti. E se ci aggiungiamo pure Sneijder in versione regista, Gasperini dovrà tenere in panchina (sempre considerando gli infortuni) dei pezzi pregiati. Indipendentemente da questo, un attaccante laterale potrebbe comunque servire. Ma tutto nel rispetto delle regole (future).

Sezione: Editoriale / Data: Dom 24 luglio 2011 alle 00:01
Autore: Guglielmo Cannavale
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