Da Olsen a Mbaye, passando per il giovane Zanetti: nasce l'Inter del futuro

Tutti applaudono la cantera dell'Inter, e un motivo ci sarà. Balotelli, Destro, Longo, ma anche Bonucci, Caldirola e Obi. E un lavoro di scouting tra i migliori del mondo. Nasce così l'Inter dei giovani, attraverso il lavoro di un instancabile Pierluigi Casiraghi, pronto a scovare i più bravi talenti da portare in nerazzurro. Il tutto coordinato dal lavoro del duo Samaden-Ausilio. E se Balotelli, Longo e Destro hanno già trovato la loro dimensione, il futuro è ancora tutto da decifrare per altri talenti del settore giovanile nerazzurro. 

Classe '94, Patrick Olsen ha premuto per giocare nell'Inter. Tutto il mondo ha messo gli occhi su di lui, ma i nerazzurri hanno avuto la meglio grazie alla volontà del calciatore, un interno di centrocampo con i piedi buoni. Più conosciuto Mbaye, uno dei protagonisti dell'Inter Primavera campione d'Italia nella scorsa stagione: sua la doppietta che eliminò il Palermo agli ottavi e che, grazie all'ottimo rapporto con Stramaccioni, gli consentì anche di strappare il pass per la prima squadra. E poi c'è Daniel Bessa, che Ney Franco ha contattato per l'U-20 del Brasile vista la sua tecnica sopraffina; passato in prima squadra, invece, Andrea Romanò. In Serie B, a La Spezia, è andato Lorenzo Crisetig: talento puro.

L'Inter dei giovani nasce però dall'Inter del presente, dal sempreverde Javier Zanetti, pronto a fare da chioccia ai giovani talenti, nonostante le sue 39 primavere. Nasce dal lavoro di Andrea Stramaccioni, che i suoi ragazzi li conosce bene avendoli allenati nella scorsa stagione e portati alla vittoria della Next Generation Series. Nasce da una costante crescita, dal visionamento dei dati, dalla continua voglia di crescere e anticipare tutti sul tempo. In un'epoca così dura dal punto di vista economico, avere dei giovani talenti in casa è utile. E quello dei responsabili di questo vivaio, è un lavoro che non si ferma mai. 

Twitter - @RiccardoGatto1