Veniamo da un periodo in cui il tifoso interista ha seguito le vicende societarie e i meccanismi per arrivare alla fine del secondo passaggio di proprietà, anestetizzato dall’evoluzione degli Europei, confortato dall’arrivo di un bel colpo come Banega e, infine, curioso di conoscere la voce del nuovo padrone. Il tifoso nerazzurro si è poi dilettato a praticare della sana autoironia, grazie al maldestro “Fozza Inda!” pronunciato in modalità imperiale da Zhang e a tenere d’occhio le prestazioni dei giocatori interisti impegnati in Copa America ed Europei.

In tutto questo la campagna acquisti ha potuto attendere nella sua reale esecuzione, che dipende dalla strategia, ora rinnovata e tendenzialmente protesa all’acquisizione di giovani talenti. Il fatto è che nel calciomercato c’è sempre qualcuno che si mette di mezzo alle ambizioni legittime di una società, lo fa senza etica o, al contrario, speculando sul principio stesso a favore di un accordo e a danno di una logica di mercato elementare come quella di dare un giocatore alla squadra che offre di più. Per questo suonano ancora ambigue le parole di Marotta che, una decina di giorni fa, indicava alla stampa la personale certezza che Berardi non sarebbe andato all’Inter. Una situazione apparentemente vincolata da un accordo sulla parola tra due società ma che poi ha portato ad altre precisazioni su precisazioni non sempre richieste o necessarie. E se “excusatio non petita, acusatio manifesta”, il giocatore intanto ha deciso prudentemente di non aprire bocca sulle sue vere aspirazioni. 

Oltre alla vicenda Berardi è poi accaduto che Thohir si sbilanciasse a favore di un concreto interesse per Gabriel Jesus. Una frase ad effetto che ha avuto l’effetto di accelerare le manovre per raggiungere l’accordo col giocatore da parte delle altre squadre. Il Barcellona in queste ore sta infatti preparando un blitz e francamente non vedo come l’Inter di oggi, senza Champions League e pur particolarmente sgravata dagli stessi problemi di un mese fa, possa vincere un duello a distanza coi catalani. Se accadesse sarebbe meraviglioso, il giocatore è realmente forte, promette davvero bene e lo vuole mezza Europa, ma parlare a voce alta ed entusiasta di un obbiettivo è un errore persino ovvio, da non commettere, a meno che prima non si abbia praticamente fatto firmare il giocatore. Ora, nella migliore delle ipotesi, il prezzo salirà, ci sarà un’asta e la convenienza dell’acquisto potrebbe non essere più tale.

La vicenda Pjaca invece è andata diversamente e le informazioni  che davano per certo l’acquisto dell’esterno croato non sono state causate dalla società ma dalla notizia che questo lunedì l’Inter aveva prenotato delle visite per un giocatore. In attesa che il destino del calciomercato si compia l’Inter si trova anche a non poter annunciare ufficialmente Ansaldi, a causa di screzi tra il Genoa e lo Zenit. La speranza è che si tratti solo di un rallentamento. La vera notizia però è che il Tottenham punta all’acquisto di Icardi. Giovane come vuole Zhang, oltre che punto di riferimento del reparto offensivo e capitano della squadra. L’offerta iniziale dei londinesi che parte da 45 e può arrivare a 60 fa vacillare la società. 

Capisco che si tratti di una cifra importante ma presentarsi con una cessione eccellente non è esattamente quello che la piazza si aspetta. Una cifra notevole che però poi dovrebbe essere ricapitalizzata con un acquisto altrettanto robusto (e quindi reinvestire l’intera cifra). Io penso che una grande società non debba vendere i suoi pezzi migliori a meno che non abbiano raggiunto limiti di età, vengano da infortuni importanti o non abbiano tra le mani un rimpiazzo altrettanto forte. Ad oggi l’Inter non risulta abbia ancora raggiunto l’accordo con alcun attaccante e la storia insegna che se nel mondo tutti sanno che hai appena incassato 50/60 milioni, tutti alzano improvvisamente i prezzi e ti ritrovi ad avere una cifra svalutata.

Quale che sia l’intenzione della società e quella del giocatore che si dice più disponibile a restare in nerazzurro, sarà molto importante la tempistica dei prossimi giorni. Giusto ascoltare quando c’è un'offerta concreta e importante ma lo è altrettanto avere delle soluzioni per ogni evenienza.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 04 luglio 2016 alle 00:00
Autore: Lapo De Carlo / Twitter: @LapoDeCarlo1
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