L’edizione odierna de La Repubblica racconta nei dettagli gli ultimi capricci di Mauro Icardi prima di decidersi a lasciare l’Inter. Il club nerazzurro, rappresentato da Angelo Capellini, era pronto a difendersi rispondendo colpo su colpo alle accuse dell’attaccante argentino, basando la sua difesa sugli ultimi scambi di messaggi tra il giocatore e il club. In primis, è stato Maurito a chiedere di non partire per la tournée asiatica di luglio, quando è stata creata la chat WhatsApp in cui l’attaccante lamenta di non essere stato incluso. In secondo luogo è stato sempre Icardi a decidere di non scendere in campo alla Pinetina tra il 1° e il 15 luglio, chiudendosi in palestra nonostante il medico Alessandro Corsini e il team manager Gabriele Oriali abbiano tentato di riportarlo in gruppo.

Mentre il suo avvocato Giuseppe Di Carlo inviava diffide (l’11 e il 15 agosto, alle quali l’Inter ha sempre risposto) chiedendo il reintegro in squadra del calciatore, quest’ultimo si rifiutava di prendervi parte. “Sta tutta in questa apparente assurdità la condizione psicologica in cui si è visto imprigionato negli ultimi anni - si legge sul quotidiano -, ferito dall’essere messo ai margini, sempre più silenzioso con i compagni (salvo pochissimi), determinato a farla pagare alla società passando all’odiata Juve, che ha sì corteggiato Wanda, ma una proposta all’Inter non l’ha fatta”.

Sezione: Copertina / Data: Mer 04 settembre 2019 alle 11:18
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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