Ospite di FootballCo Business Podcast, Luca Danovaro, Chief Marketing Officer dell'Inter, ha raccontato la strategia adottata per far crescere il brand, focalizzandosi su macrotemi come partnership, nuovo logo e gli sponsor di maglia. Ecco le sue parole, riportate da Goal.com:
"Quando sono arrivato all'Inter mi hanno chiesto di realizzare qualcosa di diverso dal marketing tradizionale. Abbiamo iniziato un percorso come brand per crescere e proiettarci nel futuro. L'obiettivo era quello di far diventare questa società qualcosa di più di un club di calcio. L'Inter per noi deve vincere in campo ma deve essere riconoscibile anche se parliamo di Life Style, di digitale, ecc... Crediamo fortemente nell’idea di azienda d'intrattenimento. Da questo siamo partiti e siamo cresciuti nel corso degli ultimi anni".
Il digitale è il nuovo mondo che l'Inter sta conquistando.
"È il luogo in cui incontrare i nostri tifosi e le persone che si interessano al mondo del calcio ma anche a quello che facciamo. È il prossimo passo per tutte le aziende che vogliono intrattenere i consumatori".
Il coinvolgimento dei tifosi.
"Abbiamo interagito con i nostri supporter attraverso comunicati pubblicati alle 6 del mattino. Un nuovo modo di comunicare che ha permesso un tipo di interazione diversa con i tifosi, che erano curiosi di conoscere i nuovi calciatori della squadra e dunque si collegavano molto presto sui nostri canali".
La nuova ‘Visual Identity’ introdotta nel 2021.
"È stato un grande onore ma anche una sfida molto dura per me e per il mio team ridisegnare il logo. Rappresenta milioni di tifosi e nel contempo per loro rappresenta emozione. Abbiamo scelto attentamente il nostro partner e già al primo incontro abbiamo trovato il giusto mix tra noi che rappresentiamo le tradizioni e lo studio Leftloft che rappresenta il futuro. Quello nuovo è un logo iconico sia per noi dell'Inter ma anche per lo studio, in termini di colori e forme. Risponde ai dettami del minimalismo. Abbiamo deciso di mantenere solo due lettere: la I di Internazionale, il nostro nome e il nostro modo di pensare, e la M di Milano, la nostra città. Abbiamo scelto di mantenere i nostri colori tradizionali ma di cambiare leggermente il blu con uno più 'digital'”.
I prossimi step.
"L'Inter è un'icona nello sport e in particolare nel calcio. Abbiamo vinto molti trofei nazionali e internazionali. Il prossimo passo è quello di diventare parte della cultura, del design, del life style proprio come col calcio. Il nostro logo rappresenta un modo di essere ed emozioni fuori dal calcio. È una grande sfida ma è quello che vogliamo raggiungere. Il timing è stato fondamentale: abbiamo lanciato il nuovo logo ad aprile, verso la fine della passata stagione, prima di tornare a vincere il campionato di Serie A dopo 11 anni. Un aspetto emozionale positivo collegato. Allo stesso tempo siamo rimasto attaccati al passato attraverso le nostre leggende, con gli ex calciatori come testimonial”.
Nike e Moncler sono due delle partnership che giocano un ruolo fondamentale nella crescita del brand.
"L'Inter deve essere un modo di essere. Se raggiungi un certo livello, puoi essere definito 'interista', ovvero parte del club. Se ti piace qualcosa di specifico nel mondo del design o della moda, come per esempio Moncler, sei parte del club. La collaborazione è molto importante per l'intero business perché siamo entrambe realtà di Milano, condividiamo gli stessi valori e le stesse idee e rappresentiamo eccellenze nei rispettivi settori. Un mix tra moderno e tradizionale stile con l'obiettivo di coinvolgere le nuove generazioni. Vogliamo essere protagonisti in eventi della nostra città come la Fashion Week e la Design Week di Milano. Con Nike progettiamo a lungo termine e pensiamo a cosa è importante per i tifosi. La sostenibilità è un elemento chiave e quest'anno produciamo il 99% delle divise con plastiche riciclate".
La fine del matrimonio durato 26 anni con Pirelli.
"Pirelli fa parte della nostra famiglia ma con Socios, Digital Bits e Lenovo rappresentiamo quello che i nostri tifosi vogliono per il futuro. Tre aziende tecnologiche che ci aiutano a renderli partecipi della vita del club. Con Socios, per esempio, diamo l'opportunità ai tifosi di essere più vicini al club partecipando a decisioni giorno dopo giorno".
"Quando sono arrivato all'Inter mi hanno chiesto di realizzare qualcosa di diverso dal marketing tradizionale. Abbiamo iniziato un percorso come brand per crescere e proiettarci nel futuro. L'obiettivo era quello di far diventare questa società qualcosa di più di un club di calcio. L'Inter per noi deve vincere in campo ma deve essere riconoscibile anche se parliamo di Life Style, di digitale, ecc... Crediamo fortemente nell’idea di azienda d'intrattenimento. Da questo siamo partiti e siamo cresciuti nel corso degli ultimi anni".
Il digitale è il nuovo mondo che l'Inter sta conquistando.
"È il luogo in cui incontrare i nostri tifosi e le persone che si interessano al mondo del calcio ma anche a quello che facciamo. È il prossimo passo per tutte le aziende che vogliono intrattenere i consumatori".
Il coinvolgimento dei tifosi.
"Abbiamo interagito con i nostri supporter attraverso comunicati pubblicati alle 6 del mattino. Un nuovo modo di comunicare che ha permesso un tipo di interazione diversa con i tifosi, che erano curiosi di conoscere i nuovi calciatori della squadra e dunque si collegavano molto presto sui nostri canali".
La nuova ‘Visual Identity’ introdotta nel 2021.
"È stato un grande onore ma anche una sfida molto dura per me e per il mio team ridisegnare il logo. Rappresenta milioni di tifosi e nel contempo per loro rappresenta emozione. Abbiamo scelto attentamente il nostro partner e già al primo incontro abbiamo trovato il giusto mix tra noi che rappresentiamo le tradizioni e lo studio Leftloft che rappresenta il futuro. Quello nuovo è un logo iconico sia per noi dell'Inter ma anche per lo studio, in termini di colori e forme. Risponde ai dettami del minimalismo. Abbiamo deciso di mantenere solo due lettere: la I di Internazionale, il nostro nome e il nostro modo di pensare, e la M di Milano, la nostra città. Abbiamo scelto di mantenere i nostri colori tradizionali ma di cambiare leggermente il blu con uno più 'digital'”.
I prossimi step.
"L'Inter è un'icona nello sport e in particolare nel calcio. Abbiamo vinto molti trofei nazionali e internazionali. Il prossimo passo è quello di diventare parte della cultura, del design, del life style proprio come col calcio. Il nostro logo rappresenta un modo di essere ed emozioni fuori dal calcio. È una grande sfida ma è quello che vogliamo raggiungere. Il timing è stato fondamentale: abbiamo lanciato il nuovo logo ad aprile, verso la fine della passata stagione, prima di tornare a vincere il campionato di Serie A dopo 11 anni. Un aspetto emozionale positivo collegato. Allo stesso tempo siamo rimasto attaccati al passato attraverso le nostre leggende, con gli ex calciatori come testimonial”.
Nike e Moncler sono due delle partnership che giocano un ruolo fondamentale nella crescita del brand.
"L'Inter deve essere un modo di essere. Se raggiungi un certo livello, puoi essere definito 'interista', ovvero parte del club. Se ti piace qualcosa di specifico nel mondo del design o della moda, come per esempio Moncler, sei parte del club. La collaborazione è molto importante per l'intero business perché siamo entrambe realtà di Milano, condividiamo gli stessi valori e le stesse idee e rappresentiamo eccellenze nei rispettivi settori. Un mix tra moderno e tradizionale stile con l'obiettivo di coinvolgere le nuove generazioni. Vogliamo essere protagonisti in eventi della nostra città come la Fashion Week e la Design Week di Milano. Con Nike progettiamo a lungo termine e pensiamo a cosa è importante per i tifosi. La sostenibilità è un elemento chiave e quest'anno produciamo il 99% delle divise con plastiche riciclate".
La fine del matrimonio durato 26 anni con Pirelli.
"Pirelli fa parte della nostra famiglia ma con Socios, Digital Bits e Lenovo rappresentiamo quello che i nostri tifosi vogliono per il futuro. Tre aziende tecnologiche che ci aiutano a renderli partecipi della vita del club. Con Socios, per esempio, diamo l'opportunità ai tifosi di essere più vicini al club partecipando a decisioni giorno dopo giorno".
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Mercoledì 05 nov
- 23:58 Dimarco a ITV: "Abbiamo forse sottovalutato un po' la gara. Adesso arriva il bello"
- 23:55 Inter-Kairat Almaty, la moviola - Godinho fischia poco e rinuncia ai cartellini. Corrette le letture in area di rigore
- 23:55 Chivu a ITV: "Forse non sono riuscito a trasmettere la motivazione giusta, ma contava vincere"
- 23:50 Chivu in conferenza: "Stasera tutta la squadra è stata frenetica, potevamo fare meglio. Mi prendo i tre punti"
- 23:47 Chivu a Sky: "Sono io a dover lavorare, non i ragazzi... vi spiego perché. Lautaro, cambio concordato"
- 23:46 Chivu a Prime: "Ci metto la faccia: il primo responsabile sono io, mi prendo tutte le colpe. Per me è una lezione"
- 23:30 Carlos Augusto a ITV: "Con Pio avevamo parlato sul pullman... Sono felice, ma dobbiamo fare meglio"
- 23:21 Dimarco a Prime: "Atteggiamento leggero, ci prendiamo la vittoria. Lautaro? Mi auguro gli sia tornato il sorriso"
- 23:21 Bisseck a ITV: "Dobbiamo restare concentrati 90 minuti. La Nazionale? Se faccio bene all'Inter ci sarò..."
- 23:15 Dimarco a Sky: "Abbiamo sottovalutato l'avversario, in Champions sono tutte difficili"
- 23:09 Inter-Kairat Almaty, chi è stato il migliore? Cliccate e votate
- 23:08 Carlos Augusto a Prime: "Tutti pensano che dobbiamo vincere queste gare 5-0, ma non è così. Chivu nervoso? Giusto perché..."
- 23:05 Inter-Kairat Almaty, le pagelle - Bonny porta a spasso, Dimarco rafforza l'assedio. Esposito sbaglia
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- 22:57 Inter-Kairat Almaty, Triplice Fischio - Altro che sistemare la differenza reti: serve Carlos per superare i kazaki 2-1


