E così, mentre la potenza di fuoco di Suning pare spegnersi sotto le fitte pioggerelline di gennaio, manco fosse stata un umido petardo inesploso della triste notte del Capodanno 2021, riparte imperterrita - questa sì violenta - la potenza di fuoco dei media che raccontano della possibile cessione dell’Inter con modalità e linguaggio fuorvianti e distorti.

Al punto che, nella settimana di Inter-Juventus, Inter-Juventus non è la notizia principale. Molto meglio parlare, in ogni dove, di default, orlo del collasso, ridimensionamento.

Ancora meglio utilizzare certe espressioni pseudo-finanziarie associandole all’Inter e tralasciando la considerazione secondaria per la quale tutte le società si trovino, più o meno, nelle stesse condizioni, con l’esigenza di posticipare i pagamenti nei mesi o negli anni successivi.

Meglio sorvolare sul fatto che, a metà mercato invernale, non ci sia stata una sola operazione degna di nota. E’ quello dell’Inter il mercato immobile. Non quello della Juventus che avrebbe gradito, per esempio, un Quagliarella gratis et amore dei. Il problema degli stipendi riguarda l’Inter, non la Juventus che si è già accordata per la posticipazione di alcune somme.

Dalla macroeconomia si passa al campo, ma la musica cambia poco. Perché le potenze di fuoco, senza Lukaku, sono umidicce pure quelle, ma quelle dei media vanno forti forti. Si vince a Firenze all’ultimo secondo. Malissimo. Gli altri fanno uguale o vincono ai rigori. Silenzio. Anzi, applausi.

Ora - vedete - io non conosco alla perfezione le dinamiche economiche e finanziarie e nemmeno posso rassicurare alcuno sul fatto che il futuro possa essere più o meno roseo. Sospetto, però, su talune dinamiche giornalistiche nei giorni che precedono le partite importanti dell’Inter. E la pioggia di fuoco che arriva è spaventosa. Tanto da far passare una partita dominata come quella di Roma come una sconfitta. Non è così.

L’Inter è attesa da giorni di incontri importanti, in campo e fuori dal campo. Ne potremmo uscire con le ossa rotte. Non così, se l’unità d’intenti - di tutti - dovesse farla da padrone. E’ il momento di raccogliersi e difendersi dalle bordate. Diventare potenza di fuoco con le armi che abbiamo. Che, ad oggi, non sono poche e vengono temute dai più. Come un possibile scudetto 2021. Il loro incubo peggiore.

Amala.

Giancarlo De Cata

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Sezione: Calci & Parole / Data: Gio 14 gennaio 2021 alle 19:07
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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