"Falsi e per giunta scrocconi
Con pazienza mi sono letto le trascrizioni delle “famigerate” telefonate che coinvolgerebbero Giacinto Facchetti, fatte da vari e noti personaggi del calcio sottoposti a intercettazione e che ora sono al vaglio del procuratore della Federcalcio Palazzi. Fatelo anche voi e scoprirete che in realtà erano di solito questi “signori” a chiamare Facchetti e sapete per cosa? Ottenere a scrocco magliette dell’Inter e biglietti d’ingresso alle partite per conto di amici e parenti, a meno che non pensiate sul serio che nelle buste che Giacinto faceva recapitare ai cancelli dello stadio ci fossero delle congrue mazzette per costoro, cosa poco probabile visti i risultati dell’Inter all’epoca. Quello che chiedeva Facchetti erano gli arbitri migliori per le partite più importanti e decisive agli esiti del campionato, anche suggerendo di bypassare le griglie pur di garantire il meglio per entrambi i contendenti. Erano certamente proposte al di fuori del regolamento in vigore all’epoca, ma dettate da quel buon senso e onestà che l’hanno sempre contraddistinto, ragion per cui, anche se un cavillo giudiziale cancellerà lo scudetto del 2006, per noi continuerà a essere lo scudetto degli onesti. Riguardo a Bertini, ricordo che è stato rinviato a giudizio dalla procura di Napoli con l’accusa, di essere stato in contatto con Luciano Moggi, a ridosso delle partite, attraverso dei cellulari forniti di schede telefoniche svizzere non intercettabili nel contenuto e, guarda caso, Facchetti recriminò con quest’arbitro e discusse animatamente con lui negli spogliatoi alla vigilia di una sfida di coppa Italia con il Cagliari. Questa presunta “pressione” sull’arbitro, alla luce degli avvenimenti successivi, appare evidentemente dettata dallo sgradevole odore di marcio che Giacinto già stava percependo".

Giuseppe

Sezione: Visti da Voi / Data: Dom 10 ottobre 2010 alle 09:48
Autore: Redazione FcInterNews
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