Dopo l'addio alla SalernitanaWalter Sabatini ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera per parlare sia di quanto accaduto con il presidente Iervolino che di quello che potrà essere il suo futuro. "Lascio un monolite - dice il dirigente riguardo alla sua esperienza in Campania -. Merito dell’allenatore e degli stessi giocatori. Oggi c’è un gruppo pronto a dare battaglia contro chiunque: naturalmente va integrato, migliorato, corretto. Spero che non venga disintegrato. L'addio? È tutto figlio di un equivoco. Nel caso di Coulibaly, assurto agli onori delle cronache, rifarei cento volte tutto. Ho solo cercato di difendere un patrimonio della Salernitana, messo a repentaglio da una clausola secondo cui il ragazzo poteva liberarsi a 20mila euro in B e a 1,7 milioni in A: un accordo che ovviamente non avevo fatto io. Il presidente — perfettamente al corrente di tutto, come l’ad Milan — mi ha dato mandato di risolvere la questione perché non voleva assolutamente perdere il giocatore, e io mi sono limitato a trasferirgli le richieste degli agenti. È una triste fine per un’avventura che ci ha fatto esplodere di gioia. È stata imbrattata una tela del Caravaggio, ma non è certo qualche schizzo di fango sulla tela che può sminuire un’opera d’arte".

Sabatini è già con lo sguardo al futuro "Guardo avanti, guardo in alto. Merito certi palcoscenici, la Champions per intenderci. È già arrivata qualche chiamata? Ci sono alcuni segnali, e so che succederà qualcosa".

Sezione: Rassegna / Data: Dom 05 giugno 2022 alle 11:44
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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