"Una Roma dalle di piume e cera, come Icaro forse s’è avvicinata un po' troppo al sole" si legge nell'analisi del Corriere dello Sport che parla di "corazza di titanio" riferendosi alla squadra di Chivu. Inter che sveglia i giallorossi dal sogno "fuori portata" riportandoli sulla terra: "Contro una squadra così famelica, forte fisicamente e opportunista, la Roma ha peccato di imprecisione e la distrazione, arrendendosi a una squadra che invece ha sfruttato al meglio le sue chance".

La squadra di casa è stata "trasparente nel primo tempo ed è caduta al primo affondo di Bonny, splendidamente lanciato da Barella e agevolato dalla dormita di Celik e N’Dicka che lo hanno tenuto in gioco". Pur non arrendendosi mai e "giocando una ripresa garibaldina", riuscendo "a mettere alle corde la finalista dell’ultima Champions", non è riuscita a scalfire la squadra di Chivu che ha vinto "tanti duelli, retto senza mai dare veri reali segnali di cedimento. E adesso in vetta c’è anche lei".

"Nel primo tempo l'Inter ha sovrastato la Roma sul piano preferito di Gasp: il pressing e la riconquista alta. Il modo in cui gli uomini di Chivu hanno coperto il campo andrebbe mostrato nelle scuole calcio: non c’era zolla che non fosse presidiata e, ogni qualvolta i giallorossi hanno manifestato l’intenzione di verticalizzare anziché palleggiare in orizzontale, sul portatore di palla si sono avventati almeno due o tre nerazzurri. L’Inter ha resistito alla tentazione di comandare il gioco, lasciando alla Roma il pallone con l’obiettivo (riuscito) di strapparglielo dai piedi" si legge sul quotidiano romano che dei giallorossi sottolinea i bei sprazzi di qualità, propiziati particolarmente dall'ingresso di Dovbyk che ha dato a Dybala la possibilità di tornare nel suo ruolo naturale di fantasista. Le fiammate che spaventano l'Inter, tutte "made in Paulo" non pungono però davvero Sommer. "L’esperimento del falso nove è fallito". 

Sezione: Rassegna / Data: Dom 19 ottobre 2025 alle 09:30
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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