Un gol, una vittoria e tre punti di importanza... Capitale. L'Inter espugna l'Olimpico con il minimo sforzo, batte la Roma 1-0 e la aggancia in vetta alla classifica (in attesa del Milan), approfittando anche dello scivolone del Napoli a Torino. A scrivere il lieto fine nella sofferta battaglia all'ombra del Colosseo ci pensa Bonny, che si conferma una degna controfigura di Thuram e ricorda un concetto sempre valido nel mondo del calcio: la miglior difesa è l'attacco. 

Dopo i dribbling della vigilia, alla fine Chivu sceglie di rimpiazzare Thuram rilanciando Bonny titolare accanto a capitan Lautaro. Per il resto, tante conferme: Sommer tra i pali, Akanji, Acerbi e Bastoni in difesa e la coppia Dumfries-Dimarco sulle corsie esterne, con il trio Barella-Calhanoglu-Mkhitaryan in mezzo al campo. Per Gasperini, invece, c'è la 'sorpresa' Dybala falso nueve

La partita inizia con la Curva Nord che riprende a cantare e il resto dello stadio che si colora di giallorosso, incita i ragazzi di Gasperini e fischia l'ex Chivu e i suoi uomini. A zittire l'Olimpico e la Sud ci pensa però Bonny, l'uomo più atteso, che imbeccato da Barella dopo appena 6' parte sul filo del fuorigioco, si traveste da Thuram e buca Svilar. Perché se da una parte c'è la miglior difesa del campionato, dall'altra c'è il miglior attacco. E non va dimenticato. L'Inter sblocca la gara e si porta in vantaggio, poi inizia un (parziale) botta e risposta: Calhanoglu ci prova due volte da fuori, Cristante sfiora l'incornata vincente su corner e Mkhitaryan spara alle stelle da ottima posizione. I nerazzurri rischiano poco e si rendono più pericolosi degli avversari, ma non trovano il raddoppio e vanno negli spogliatoi con un solo gol di vantaggio. 

Il secondo tempo riparte con gli stessi 22, Lautaro che non prende la giusta mira di testa su cross dalla bandierina di Calhanoglu e Dumfries che scalda i guantoni di Svilar; dall'altra parte Sommer salva su Dybala, su Hermoso e ancora sulla Joya, stavolta stoppato su punizione. Gasperini prova a smuovere le acque inserendo Dovbyk e Ziolkowski per Pellegrini e Ndicka: l'Olimpico prende coraggio e la Roma sfiora ancora il pari con Celik e Dovbyk. Chivu risponde inserendo forze fresche: Esposito e Frattesi rimpiazzano Lautaro e Calhanoglu. Il baricentro dell'Inter però è più basso e nel conteggio delle occasioni da gol giallorosse va aggiunto anche il tiro di Soulé bloccato a terra da Sommer, mentre dall'altra parte ci prova senza precisione il solito Bonny, che poco dopo lascia il posto a Sucic. Per l'Inter è il momento di soffrire, compattarsi e provare a fare male con le ripartenze, i calci da fermo e i tiri da fuori (vedi il destro di Bastoni). Le ultime mosse di Gasperini sono Bailey, Baldanzi e Ferguson, quelle nerazzurre sono invece Zielinski per Barella e Carlos Augusto per Dimarco. Il Biscione prova a tirare fuori i denti per mettere i tre punti in ghiaccio: all'85' Mkhitaryan schianta sul palo la palla del possibile ko, poco dopo Akanji calcia alto sopra la traversa. Nel finale servono ancora le mani di Sommer per dire no a Dovbyk, mentre Cristante non inquadra lo specchio. Ma alla fine l'Inter (e i suoi tifosi) possono fare festa. 

Sezione: Focus / Data: Sab 18 ottobre 2025 alle 22:44 / Fonte: dall'inviato a Roma, Stefano Bertocchi
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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