"Il Financial Fair Play si allargherà se è vero che l'Uefa ha nel mirino le plusvalenze e in particolare l'abuso del cosiddetto “player trading” per mettere a posto i conti dei club". Lo riferisce oggi il Corriere dello Sport che spiega: "Per non parlare poi dei giocatori-fantasma, degli scambi “pilotati” ai fini di plusvalenze immaginarie o degli eserciti di giocatori mandati in prestito ai fini di tenerli in bilancio. Ormai il “gioco delle plusvalenze” è diventato essenziale per far quadrare i conti di molti club. E, soprattutto, per evitare aumenti di capitale. Uno studio della Figc ha rivelato che nel 2016-17 le plusvalenze hanno rappresentato circa il 22% dei ricavi del calcio italiano. E se, logicamente, vi sono plusvalenze più che legittime - compri un giocatore a 5, lo valorizzi e lo cedi a 50 - ve ne sono altre che invece destano sospetti. Il timore dell’Uefa non sono solo gli affari “dubbi” ma anche il fatto che se un club deve reggersi sulle plusvalenze per andare avanti allora viene privilegiato eccessivamente l’aspetto del mercato rispetto a quello sportivo".

Sezione: Rassegna / Data: Mar 18 febbraio 2020 alle 10:04 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print