Round 28 del campionato di Serie A che vede l'Inter di Roberto Mancini uscire sconfitta dalla trasferta di Genova contro la Sampdoria di Sinisa Mihajlovic, anche se il tecnico jesino ha molto da recriminare, sia a livello di prestazione che di decisioni arbitrali. Una gara sostanazialmente equlibrata viene risolta dal colpo del singolo: al minuto 65' Eder 'buca' Samir Handanovic con una punizione potente ma che, forse, trova impreparato il portiere sloveno. E l'1-0 finale è il riassunto che costringe i nerazzurri alla nona sconfitta in campionato. Di seguito, la gara raccontata attraverso i voti e i commenti dei giocatori in campo, con le pagelle stilate dall'inviato di FcInterNews allo stadio Luigi Ferraris.

INTER (4-3-1-2) - VOTO 6

1. SAMIR HANDANOVIC 5,5 - Il primo intervento lo compie al 18', opponendosi alla conclusione dalla distanza di Eder. Per il resto il Doria non arriva con convizione alla conclusione... fino al 20' della ripresa. L'esecuzione su punizione di Eder è potentissima, ma un portiere con la sua esperienza avrebbe dovuto coprire molto meglio il proprio palo. Proprio dove si infila la conclusione del neo convocato in Nazionale. Beffato.

33. DANILO D'AMBROSIO 6 - L'avversario di serata non è certamente tra i più comodi: Eto'o agisce sul suo out, ma spesso converge verso il centro ribaltando il fronte di gioco della Sampdoria. Una chiave tattica di non facile lettura, ma l'ex Torino risponde presente, eccezion fatta nello sprint con Muriel in cui esce sconfitto. Giustificato in occasione del fallo su Soriano, con la Samp pericolosissima in contropiede. Posizione.

23. ANDREA RANOCCHIA (C) 6 - All'undicesimo minuto si fa beffare dallo spunto di Muriel, ma per fortuna l'attaccante colombiano spara alto face to face (o quasi) con Handanovic. Lo stesso ex Udinese lo porta quasi all'ammonizione, nell'occasione 'a tutta velocità' che porta l'azzurro a strattonarlo. Ma il direttore di gara Valeri lo grazia. Per il resto attenzione al servizio di una difesa che, con Vidic, sembra acquisire maggior sicurezza. Attento.

15. NEMANJA VIDIC 6,5 - Rientra dal primo minuto dopo la sconfitta interna contro la Fiorentina nella 25a giornata, e nei primi 30' mantiene la posizione dall'alto della sua esperienza. La carta di identità non lo aiuta, però, al 31' quando interviene duramente su Acquah che lo beffa in velocità. Ammonito e diffidato, salterà la prossima partita. Come il partner azzurro, l'ex United risponde 'presente' chiudendo con efficacia. Physique du rôle.

5. JUAN JESUS 6 - L'esperimento di Marrakech nella gara amichevole contro il Paris Saint Germain viene riproposto questa sera contro il Doria. Il brasiliano di Belo Horizonte viene schierato come terzino sinistro, e la sua prova risulta sufficiente. Non soffre particolarmente e offre qualche buono spunto in avanti. Come per Vidic, Acquah lo costringe all'ammonizione al minuto 44'. Esperimento riuscito.

13. FREDY GUARIN 6,5 - Dei tre del centrocampo nerazzurro è l'uomo d'ordine, quello chiamato a innescare le punte e ad essere pericoloso con i consueti tiri da fuori, come quello che obbliga Viviano alla deviazione in corner a inizio secondo tempo. Questi mancano, ma prova comunque a essere prezioso in fase d'attacco, anche se non manca qualche errore di precisione in fase di appoggio. Voglia e grinta.

18. GARY MEDEL 7 - Pronti-via sradica la palla dai piedi di Eto'o sull'out di sinistra per far capire che la carica da Pitbull c'è, come sempre. Agisce sulla solita mattonella davanti alla difesa, rivestendo sovente anche i panni di ultimo uomo e prendendo in parecchie circostanze il compito di iniziare l'azione. Il sombrero su Obiang e i pochissimi (forse nessuno) palloni sbagliati, forse, zittiscono i maligni che lo vogliono come giocatore unicamente di rottura. Insostituibile e totale.

77. MARCELO BROZOVIC 6 - Dopo la panchina contro il Cesena, il classe '92 di Zagabria torna titolare nell'ormai abituale ruolo di mezzala sinistra, ma il suo contributo non è quello di inizio avventura in nerazzurro. A suo favore gioca l'ordine tattico e la predisposizione al palleggio, che garantiscono alla retroguardia maggior sicurezza. Prezioso.
(dal 31' st 8 RODRIGO PALACIO - Nonostante i pochi minuti a disposizione, dimostra comunque di stare bene e il fastidio alla caviglia sembra sempre più un ricordo. Presente.)

91. XHERDAN SHAQIRI 6,5 - In fase di riscaldamento Mancini aveva messo in preallarme Hernanes, probabilmente per le non perfette condizioni fisiche del nazionale svizzero. Le conclusioni in porta nella stessa fase ne hanno constatato il recuopero, e durante il match risulta prezioso. Come sempre. Trequartista atipico che svaria su tutto il fronte d'attacco, l'ex Bayern Monaco regala una grande palla al 15' a Icardi, il quale viene ostacolato da Guarin. Sempre ostico per difesa Doria, costringe Romagnoli al giallo al minuto 19. Acciaccato... ma non si nota.

11. LUKAS PODOLSKI 5,5 - Schierato nel ruolo naturale di seconda punta di fianco all'attaccante centrale, il nazionale tedesco campione del mondo non si vede per tutti i primi 45'. Tocca solamente un paio di sfere e il suo contributo risultato nullo. Nel secondo tempo parte bene e sfiora il gol con un tiro di sinistro che si spegne a fin di palo. Troppo poco.
(dal 43' st 29 GASTON CAMARA SV)

9. MAURO ICARDI 6 - Gioca con un intero stadio contro, ma per uno come lui questo non sarà mai un problema. Il giocatore cresciuto esponenzialmente in questa stagione dà sempre la sensazione di poter essere pericoloso da un momento all'altro, cercando anche il colpo del campione (vedi il sinistro 'a giro' sul finire del primo tempo). Colpo da campione, appunto. Lo stesso che per poco non costringe Viviano a inchinarsi di fronte al destro (quasi) letale dopo pochi secondi dall'inizio della ripresa. In credito con il direttore di gara per una, forse due, decisioni molto dubbie che avrebbero garantito all'Inter almeno un calcio di rigore. Ammonito e diffidato, salterà la prossima gara. Potenzialmente (sempre) letale.

ALLENATORE: ROBERTO MANCINI 6 - Nonostante le ultime, non felicissime, prestazioni dà ancora fiducia a Juan Jesus, recuperando allo stesso tempo Vidic. Terzino sinistro il primo, centrale come sempre il secondo. Come dal primo giorno dal suo arrivo, la squadra prova anche in trasferta a imporre il proprio gioco, e la volontà di fraseggiare e creare occasioni da gol palla a terra è ormai palese. Dopo un primo tempo equilibrato, l'Inter nei primi minuti della ripresa risulta molto pimpante e vogliosa di cercare il gol del vantaggio, ma la punizione di Eder complica i piani. La sconfitta, con tutta onestà, è moneta troppo pesante da pagare. Sconfitto... con demerito.

A disposizione: 30 Carrizo, 6 Andreolli, 10 Kovacic, 14 Campagnaro, 20 Obi, 26 Felipe, 28 Puscas, 88 Hernanes, 93 Dimarco, 97 Bonazzoli.

SAMPDORIA (4-3-3) - VOTO 6,5
2 Viviano 6; 29 De Silvestri 5,5, 26 Silvestre 6,5, 5 Romagnoli 6,5, 19 Regini 5,5; 30 Acquah 6,5 (dal 6' st 14 Obiang 6), 17 Palombo 6, 21 Soriano 6,5 (dal 35' 6 Duncan); 23 Eder 6,5, 99 Eto'o 7, 24 Muriel 6 (dal 24' st 9 Okaka 6). 
A disposizione: 33 Romero, 88 Frison, 3 Mesbah, 6 Duncan, 8 Correa, 18 Bergessio, 25 Coda, 27 Djordjevic, 32 Marchionni, 77 Wszolek.
Allenatore: Sinisa Mihajlovic 6

Arbitro: Valeri 4,5 Gara tranquilla e ben condotta fino alla punizione di Eder che risolve i giochi. In questa occasione, infatti, manca il fischio per un fallo su Guarin che porta, in un secondo momento, D'Ambrosio all'irregolarità su Soriano. Intervento da cui scaturisce il gol decisivo. Da quel momento dà la sensazione di perdere il controllo del match, sventolando cartellino talvolta senza logica. Grave l'errore sul rigore non fischiato a Icardi, molto dubbio anche quello precedente.

Assistenti: Posado 6, Marzaloni 6
IV uomo: Tasso
Assistenti addizionali: Guida 6, Gavillucci 5,5

Sezione: Pagelle / Data: Dom 22 marzo 2015 alle 22:38 / Fonte: Marassi (Genova) - Dall'inviato allo stadio Luigi Ferraris
Autore: Francesco Fontana / Twitter: @fontafrancesco1
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