CASTELLAZZI 6,5 – Parata d’istinto cruciale sulla conclusione ravvicinata di Maggio. Poi pochi brividi veri. Spiazzato da Cavani dal dischetto, nel finale rischia tantissimo su un rinvio che per poco non manda Gargano in porta: si salva in extremis. All’89esimo devia da campione la bordata di Dzemaili.  

MAICON 6 – Subito un paio di chiusure importanti, poi in trincea nel tentativo di contenere Zuniga. Partorisce nella ripresa l’azione del doppio tiro Zarate e Cambiasso e nel recupero per poco non sorprende De Sanctis con un tiro-cross.

RANOCCHIA 6+ – Nei disimpegni non commette mai errori; bravo a chiudere su Hamsik e su Cavani nella ripresa, nell’azione che poi Thiago Motta sciaguratamente converte nel rigore. Sempre lucido e attento, sul secondo gol di Cavani si ritrova solo contro la furia del Matador.

SAMUEL 6 – Dubbi sulla punizione fischiata ai suoi danni, visto che Lavezzi pare accentuare un bel po’ la caduta. Prova anche a impensierire De Sanctis. Grandissimo nell’anticipare Cavani a tu per tu con Castellazzi.

CHIVU 4,5 – E’ dalle sue parti che il Napoli si rende maggiormente pericoloso. Grave la disattenzione sull’inserimento di Maggio che colpisce trovando un grande Castellazzi, si ripeterà con una scivolata a ridosso del 45esimo. Poi si prende un giallo per fermare Lavezzi lanciato inavvertitamente da un suo disimpegno errato. Altro rischio con Cavani, con Celi che non sanziona forse giustamente una punizione dal limite. Meno sbavature nella ripresa.

ZANETTI 6 – Buon spirito di sacrificio, anche se latitano le sue proverbiali sgroppate. Nella ripresa si distingue quando spegne il contropiede di Cavani con una splendida diagonale difensiva.

THIAGO MOTTA 4 – Forse troppo distratto dalle voci di mercato, all’inizio fatica a imporre il proprio gioco e spesso si fa saltare con eccessiva facilità. Poi si inventa un bello spunto assistito da Maicon. Combina il patatrac quando perde il pallone dal quale nasce l’azione del rigore da lui stesso causato. E da un’altra leggerezza nasce il contropiede col tiro di Pandev. Se davvero questa sarà la sua ultima partita con l’Inter, non si può dire che sia stata la gara del buon ricordo. DAL 76’ ZARATE 5,5 – Partecipa all’assalto finale con quel bel tiro che De Sanctis devia in ginocchio.

CAMBIASSO 6 – Un Inler poco ispirato gli dà pochi problemi. E allora si dedica con più forza al controllo su Gargano e Hamsik. Maggio mura all’ultimo istante una sua possibile conclusione pericolosa. Con l’Inter in svantaggio prova a rendersi pericoloso in avanti: furbizia enorme sul disimpegno dell’esterno azzurro, solo De Sanctis gli dice no. Sempre il portiere abruzzese blocca la sua conclusione a ridosso del 90esimo.   

OBI 6- – Lo si vede diventare quinto di difesa, come in campionato, nel tentativo di aiutare Chivu a fermare Maggio, e correre da un lato all’altro del campo. Quante sportellate coi difensori avversari. Ci prova anche al tiro, senza frutti. DAL 45’ ALVAREZ 6,5 – Ecco, il momento tanto atteso: quello della convivenza con Sneijder. Inizio all’arrembaggio, con tanto di assist spettacolare per Milito abbattuto da Maggio in area. Ha tra i piedi l’occasionissima per il pareggio ma pecca di cattiveria e colpisce debolmente.

SNEIJDER 6 – Eccolo in versione inedita, da seconda punta più che da trequartista. Sua la prima conclusione nello specchio della porta azzurra (forse un po’ egoista). Brutte storie tese con Gargano per un intervento davvero pesante ai danni dell’uruguayano; poi si ricompone tutto, ma la carica agonistica sfocia in nervosismo. Giallo gratuito per aver proseguito l’azione a palla ferma, altre situazioni border-line. Nella ripresa si scuote in maniera positiva: esalta i riflessi di De Sanctis su punizione, poi si inventa un paio di conclusioni che sibilano vicino al palo.

MILITO 6 – Rischia qualcosina con un cambio di fronte azzardato col quale lancia inavvertitamente Lavezzi. Spesso si spinge anche nella propria metà campo per dare una mano, i compagni non lo ripagano sempre lasciandolo in pasto agli avversari. Sull’azione chiusa male da Aronica ci sarebbe un sandwich ai suoi danni. E’ clamoroso il rigore non concesso ai suoi danni. Nel finale si prodiga invano nel tentativo di regalare il pari ai suoi.

ALLENATORE: RANIERI 6- – E dopo otto successi consecutivi, alla nona l’Inter si ferma, mancando il traguardo delle semifinali di Coppa Italia dopo parecchio tempo. Gara troppo sorniona da parte dei suoi ragazzi nel primo tempo, che si scuotono davvero solo dopo la rete del vantaggio di Cavani andando più volte vicina al pari, e subendo solo nel recupero la seconda rete.

NAPOLI: De Sanctis 6,5; Campagnaro 6,5, Cannavaro 6,5, Aronica 6; Maggio 6,5, Gargano 7, Inler 5 (82’ Dzemaili sv), Zuniga 6,5; Hamsik 6 (87’ Dossena sv), Lavezzi 6,5 (65’ Pandev 6+); Cavani 6,5. Allenatore: Mazzarri 6.

ARBITRO: CELI 4 – Direzione di gara davvero incredibile: nel primo tempo spicca la non decisione sul contrasto tra Sneijder e Gargano, ma anche la punizione su Samuel lascia più di un dubbio, così come il contatto Cavani-Chivu (ma lì si può assolvere) e altri episodi qua e là. Resiste alla tentazione di sventolare il rosso sotto il naso di Sneijder. Il rigore per il Napoli, ahinoi, è pieno, ma lo è anche quello su Milito sul quale invece sorvola. Dopo Rocchi, un altro arbitro-show a condizionare l’incontro
ASSISTENTI: CARIOLATO 5 – DI FIORE 6

Sezione: Le Pagelle / Data: Mer 25 gennaio 2012 alle 22:50
Autore: Christian Liotta
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