Torna a parlare l'uomo che prese le redini della Juventus dopo il ciclone Calciopoli: intervistato da Radio Sportiva, Giovanni Cobolli Gigli espone il suo punto di vista sullo scandalo esploso cinque anni fa, in base anche alle decisioni di ieri di Palazzi sull'archiviazione richiesta per Massimo Moratti: "E' stata una decisione presa con troppa fretta, quella sullo scudetto 2006, credo che sia ancora tutto aperto. Comunque vada sarà una soluzione difficile da superare ma io durante il mio periodo di presidenza non ho niente da rimproverarmi perchè dopo la Serie B siamo riusciti a tornare in Serie A nonostante una grossa penalizzazione, arrivando a giocarci due Champions League. Il merito è da attribuire prima di tutto ai giocatori che hanno deciso di calarsi in una realtà che era nuova per loro, al mister Deschamps e alla società di allora".

Ripensando al 2006 Cobolli Gigli aggiunge: "Era un periodo in cui i dirigenti parlavano troppo con gli arbitri. Prima di tutto la Juventus ma anche altre squadre, tra cui l'Inter, erano coinvolte in tutto ciò. Possiamo dire che fosse un mal comune e credo, quindi, che quello scudetto non debba essere assegnato."
 

Sezione: News / Data: Sab 02 luglio 2011 alle 16:14
Autore: Christian Liotta
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