"Tutti gli anni devo andare via, poi resto e sono contento di restare”, parola di Andrea Ranocchia, che a gennaio è stato davvero a un passo dall’approdo al Galatasaray di Mancini.

Il motivo è chiaro: Mondiale in Brasile. Mazzarri lo schiera titolare in avvio di stagione, poi il sorpasso, che sembrava definitivo, di Rolando (senza contare il grande rientro di Samuel). Ora la situazione è cambiata, e non poco. Ranocchia sfrutta la squalifica dell’argentino e i tre turni inflitti a Juan, torna  giocare e subito convince il tecnico. Ieri è stato senza dubbio il migliore della retroguardia nerazzurra, contro un avversario ostico come Denis

Motivo per essere felici, come mostrato nelle interviste del post gara, da leggere in chiave Nazionale, con la convocazione ancora alla portata (almeno giocando con continuità fino a giugno). Poco però a che vedere con il futuro in nerazzurro. 
In casa Inter si è festeggiato il rinnovo di Palacio, è già pronto lo champagne per quello di Guarin (a ore l’annuncio) e si parlerà presto ancora di quello di Ricky Alvarez, anche se c’è distanza tra domanda e offerta. E Ranocchia? La situazione è in completo stand by, nonostante la ritrovata fiducia. 

Il contratto dell’italiano però scade nel giugno 2015 e la società vorrebbe evitare minusvalenze, senza contare che una conferma può essere importante anche da punto di vista tecnico (soprattutto se Ranocchia continuerà su questi livelli).
Una proposta arriverà, più avanti. Ad oggi il giocatore preferisce concentrarsi sul campo e la strada per vederlo ancora in nerazzurro sembra in salita. Le richieste dell’entourage saranno importanti, sia dal punto di vista economico sia tecnico. Nulla di scontato quindi, anche se dall'esterno la strada possa sembrare quasi in discesa rispetto all’addio annunciato di qualche mese fa (non solo Turchia, anche verso il Borussia Dortmund poco convinto). 

Non bastano quattro gare dal primo minuto a cambiare le sorti future e gli ammiratori non mancano. Conte lo vorrebbe alla Juventus già da giugno e non è mistero il suo grande apprezzamento per l’ex pupillo a Bari. L’occasione a prezzo di saldo sarebbe ghiotta e l’Inter avrebbe poco potere economico in un'ipotetica trattativa (ma non solo con i bianconeri, anche Milan e Premier alla finestra). La sensazione comunque è che la distanza che c'era prima tra il difensore e Mazzarri sia stata cancellata, non è un caso se l'allenatore gli sta dando fiducia. Ma da qui a tingere di nerazzurro il futuro del centrale di Bastia Umbra ancora ce ne passa. Come sostiene il diretto interessato, ogni discorso verrà rinviato a giugno. Magari prima che s'imbarchi per un volo diretto in Brasile.
 

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 24 marzo 2014 alle 16:26
Autore: Luca Pessina / Twitter: @LucaPess90
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