L’Argentina di Diego Armando Maradona accede agli Ottavi di Finale con 9 punti su 9 disponibili, grazie al 2-0 sulla Grecia. De Michelis ed il 37enne Palermo (entrato al posto di Milito) hanno piegato le esigue speranze di qualificazione degli ellenici di Rehagel. Diego Milito aveva la grande opportunità di mettersi in mostra e magari mettere anche in difficoltà Maradona, in vista dei turni ad eliminazione diretta. Non è stata però una bella serata per il Principe che non riesce a replicare le giocate ed i gol in maglia nerazzurra. Milito ha pagato lo scotto della panchina, evidenziando la sua debole amalgama con il resto della squadra. Tanto movimento sì, ma Diego sembrava un pesce fuor d’acqua. Poco pericoloso, Milito non è riuscito a trovare la porta ed è stato sostituito da Martìn Palermo al minuto 81, cambio di scenario che ha sottolineato anche la sfortuna dell'interista.

Palermo, bomber del Boca Juniors, entrato per mettere in carriera il primo caps mondiale, riesce a trovare il gol quasi subito, sfruttando una respinta del portiere greco Tzorvas su tiro di Messi e a 37 anni si toglie la soddisfazione della prima rete al Mondiale. Il massimo della sfortuna per Diego che senz’altro non avrebbe fallito l’occasione capitata a Palermo. Principe di sfortuna e vittima di scarso tempismo, dunque, Milito, che avrebbe potuto trovarsi al posto di Palermo nell'azione del 2-0. Invece il centravanti del Boca ha portato a casa tutti gli onori e l'abbraccio di Maradona, che probabilmente oggi lo considera più in forma del campione d'Europa. Inoltre, quanto accaduto ieri darà fiato alle trombe della stampa argentina, convinta che l'attaccante di Bernàl sia allergico alla Seleccion.

Serata dunque da dimenticare, per Milito, che ha sprecato una buona chance per timbrare il cartellino al Mondiale e rafforzare la propria candidatura nella corsa al Pallone d'Oro. A lungo ha cercato la via del gol, ma neanche i compagni lo hanno supportato a dovere, forse perché non abituati ad avere una punta centrale d'area di rigore come il Principe. Ora probabilmente, già dalla sfida contro il Messico che vale la qualificazione ai quarti di finale, Maradona tornerà ad affidarsi a Higuain, relegando il nerazzurro in panchina. La speranza è che, in caso di difficoltà a trovare la via del gol, il ct si ricordi di avere a disposizione l'attaccante più decisivo dell'ultima stagione internazionale. Anche partendo dalla panchina, infatti, si può cambiare il volto di una partita e di una carriera in nazionale.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 23 giugno 2010 alle 10:39
Autore: Alberto Casavecchia
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