Ospite negli studi di Che tempo che fa, trasmissione in onda su Rai 2, l'ex presidente dell'Inter Massimo Moratti ha rilasciato una lunga intervista. Di seguito le sue dichiarazioni.

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"E' un ragazzo molto intelligente, gentile e sensibile. Suning ha molte possibilità, siamo nelle mani buone".

Ha mai pensato a un riacquisto delle quote societarie?
"Mai. Ho delle persone al mio fianco che me lo suggeriscono. Ma ora la storia è passata nelle mani di gente che sa guardare al futuro nel modo giusto. Certamente mi farebbe piacere avere la stessa età di allora (ride, ndr)".

E' vero che fu sua madre a far diventare interista Angelo Moratti?
"Sì, mio padre era a Roma e vide una partita della Lazio contro l'Inter. Fu così che diventò interista".

Qual è la prima partita che ricorda allo stadio?
"Un derby che finì 5-4 per noi. E' la più importante partita che ho visto da bambino, quindi è la prima che ricordo. Ma forse papà mi aveva portato a San Siro anche prima".

E' vero che sua moglie ha appreso dalla tv il suo acquisto dell'Inter?
"E' abbastanza vero. Mi era sfuggito (ride, ndr). Diciamo che ne avevo parlato con i miei figli e tutti noi avevamo un po' di timore di dirlo a mia moglie. Poi avvenne l'acquisto. Ero in ufficio, ho ricevuto la telefonata di Milly ed ho fatto chiudere gli ascensori dell'ufficio per un bel po'... (ride, ndr)".

Un calciatore che avrebbe voluto comprare?
"Cantona. Pensavo avrebbe risolto i nostri problemi e invece così non è stato".

La storia della firma di Figo sul tovagliolo è vera?
"Sì. Ero al mare, ci siamo messi d'accordo su due o tre cose e volevo essere sicuro sulla cifra dell'ingaggio. Il giorno dopo siamo andati in ufficio".

E l'episodio della portinaia che saluta Mourinho?
"Vera, anche questa. José entra tutto nascosto in casa perché non vuole farsi vedere. Siamo in una stanzetta e sentiamo bussare. Poi, accade quel che si sa".

Mourinho annunciò l'addio all'Inter il 22 maggio 2010: lei lo sapeva?
"L'avevamo capito. Per me ha fatto abbastanza malino a dirlo quella sera lì, ma la sera dopo era a casa mia a Milano, comunque. Diciamo che sarei potuto intervenire quella sera, ma non volevo rovinare nulla. La storia stava andando così, l'importante era vincere tutto ed era già fatto".

Un calciatore che ha adorato molto?
"Paul Ince, tra quelli meno ricordati al giorno d'oggi".

Le piace il calcio industriale di oggi?
"Sì, certo. Le partite sono uguali a prima".

E il Var, le piace?
"No".

Il suo derby preferito?
"Il primo: abbiamo vinto 3-1 contro un Milan dieci volte più forte di noi. Loro hanno sbagliato tantissimi gol, noi ne abbiamo messi dentro tre".

Chi vince il campionato?
"Prima di tutto bisogna vedere se il campionato va avanti... Il rinvio di queste partite è impressionante, ma mi sembra adeguatissimo. L'Inter ha buone possibilità, mi sembra possa essere l'anno giusto per vincere il campionato. Conte è molto bravo. Mi sembra un bravissimo allenatore, ci tiene a far bene".

Va ancora allo stadio?
"Sempre, quando mi è possibile".

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 23 febbraio 2020 alle 22:21
Autore: Andrea Pontone / Twitter: @_AndreaPontone
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