Non c'è pace per l'Inter dal punto di vista giudiziario. Nell'indagine avviata lo scorso anno sul pregiudicato Domenico Brescia e alcuni tesserati della società di via Durini, la Procura di Milano ha depositato agli atti un rapporto inviatole dalla polizia, che ha ricostruito per filo e per segno l'andamento della squadra nelle ultime  giornate dello scorso campionato, conclusosi con la vittoria decisiva a Parma. Si ipotizza, nero su bianco, che lo scarso rendimento nerazzurro nella seconda parte della stagione favorì un enorme giro di scommesse e che, in questo giro, potrebbero essere entrati anche alcuni tesserati interisti, gli stessi che erano stati coinvolti nelle incertettazioni telefoniche con Brescia. Il rapporto è stato ordinato alla polizia giudiziaria dal sostituto procuratore Stefano Civardi, che indaga sulla fuga di notizie che nel maggio scorso portò sulle pagine di Giornale e Corriere della sera le telefonate tra il pregiudicato Domenico Brescia e i vari Mancini, Materazzi e Zanetti. L'indagine, che non si è fermata dunque alla fuga di notizie, presume un rallentamento volontario da parte della squadra campione d'Italia, concretizzatosi in alcuni episodi. Le scelte di Mancini di rinunciare a Ibrahimovic e Balotelli per alcune partite decisive, o il rigore (fallito) che Materazzi tolse a Cruz nella sfida decisiva contro il Siena. Con delega alla polizia, il pubblico ministero ha dato ordine di ricostruire cosa accadde nelle ultime giornate del campionato scorso.

Del rapporto impressiona in particolar modo la minuzia con cui si addentra nelle scelte tecniche della panchina nerazzurra e come le inserisce in una situazione di classifica che, dopo un distacco di 10 punti che lasciava presagire la conclusione anticipata del campionato, improvvisamente muta dando"la sensazione che la squadra dell’Inter una volta raggiunto un certo vantaggio abbia tenuto un comportamento atto a programmare un lento riavvicinamento degli avversari". Grazie a questa evoluzione, si legge nel rapporto, il giro di scommesse riprese ritmi molto elevati: "Sicuramente l’andamento così altalenante tenuto dalla squadra nerazzurra ha generato anche molte e diverse situazioni riconducibili al mondo delle scommesse legali". È chiaro che non basta così poco per accusare Mancini, Materazzi o nessun altro di aver guadagnato da tale atteggiamento, tant'è che al momento non ci sono procedimenti a carico di nessuno.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 30 gennaio 2009 alle 09:30 / Fonte: Il Giornale
Autore: Fabio Costantino
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