Boom di Juventus e Milan, virtuosa l'Inter: l'analisi della Gazzetta dello Sport mette in risalto l'opposta politica delle big italiane per quanto riguarda la gestione del monte ingaggi. Da una parte le impennate di Juve (da 145 a 164) e Milan (da 80 a 117), seguite a ruota da Napoli (da 75 a 81) e Torino (da 32 a 45), dall'altro il modello morigerato dell'Inter, con Suning che ha fatto calare l'ammontare del lordo da 120 a 82 milioni. Stabile la Roma.

Un taglio di quasi 40 milioni che è lì a dimostrare come pure le scelte di mercato siano state indirizzate con raziocinio, evidentemente limitate da una policy chiarissima. Nonostante ciò, è stato trattenuto Ivan Perisic, che presto avrà l'adeguamento. "In questo calcolo sono inclusi anche gli ingaggi dei 20 allenatori di Serie A (58 milioni in totale, proprio come un anno fa), ma non è possibile considerare l’effettiva entità dei bonus. È sempre più diffusa, infatti, la consuetudine di rendere cospicua la parte variabile del contratto. Un accorgimento utile per incentivare i calciatori a dare sempre il massimo, ma soprattutto per mettere in sicurezza i bilanci", spiega la rosea.

"L’ascesa della Juventus è sotto gli occhi di tutti. Le vittorie in serie del club di Andrea Agnelli hanno determinato un aumento del giro d’affari a cui le rivali faticano a star dietro - si legge -. In particolare l’Inter e la Roma devono fare i conti con i paletti del Fair-play finanziario: un lacciuolo che impone loro dei sacrifici per molti versi indigesti e che animano il malcontento per questo istituto dell’Uefa ormai anacronistico. Fa corsa a sé evidentemente il Milan che attende il verdetto di ottobre sulla sua proposta di voluntary agreement agli organi di controllo continentali. Nel frattempo l’a.d. rossonero Marco Fassone ha messo tanta carne a cuocere anche alla voce stipendi, con l’obiettivo dichiarato di approdare in Champions e trovare le coperture finanziarie per gli ingenti investimenti estivi".

 

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 07 settembre 2017 alle 08:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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