E se Gabriel Barbosa che tanto sta facendo bene in Brasile fosse reintegrato in organico? "Se l’Inter trovasse un acquirente potrebbe interrompere il prestito al Flamengo e cederlo pagando al sodalizio di Rio de Janiero un indennizzo del 5% sulla cifra ricavata - spiega Tuttosport -. Eppure, alla base di Milano, Antonio Conte è alla disperata ricerca di rinforzi in attacco. E visti gli intralci (almeno per ora) ai tentativi d’acquisto di Lukaku, Dzeko e Cavani, l’ad nerazzurro Beppe Marotta potrebbe farci più di un pensierino. Il bomber agognato ce l’ha addirittura in casa...".

E Gabigol cosa ne pensa? "Ho avute alcune possibilità in Europa, ma sono state poche - ha detto nei giorni scorsi -. Comunque non ho rimpianti né serbo rancore. Dopo aver vinto l’Olimpiade di Rio, ho pensato di andare via perché avevo ricevuto alcune proposte molto importanti per la mia carriera. Ho accettato la proposta dell’Inter per la gentilezza che la società ha avuto nei confronti miei e della mia famiglia. Così come i tifosi nerazzurri che sono venuti ad accogliermi e mi hanno festeggiato in aeroporto. Sono arrivato a Milano con grandi motivazioni perché mi piaceva il progetto del club ed ero felice di cominciare un’esperienza in Europa, ma le cose non sono andate come immaginavo".

"Sono un gran lavoratore. In Brasile ho avuto continuità e ho sempre fatto bene - ha spiegato l'attaccante brasiliano -. Spero che possa succedere anche in un club europeo. Sono ancora dell’Inter, vedremo se succederà lì. Sono maturato sia come persona che come giocatore. All’Inter ho imparato a giocare in modo diverso, ho appreso un’altra lingua e ho vissuto con giocatori provenienti da altre nazioni. Il mio mancato trasferimento nel calcio spagnolo? Coincidenze. All’epoca in cui l’Inter voleva vendermi al Las Palmas, non la consideravo una buona opportunità per la mia carriera e finii al Benfica, che è una delle più grandi, se non la più grande squadra del Portogallo. La decisione di tornare al Santos è stata legata a tanti fattori. Il calcio spagnolo potrebbe essere piacevole per me, ma al momento voglio continuare ad allenarmi duramente, a giocare e a segnare e possibilmente a vincere con il Flamengo. Almeno sino alla fine dell’anno. Poi vedrò con la mia famiglia, i miei agenti e naturalmente l’Inter cosa sarà meglio fare. Difficile dire cosa sia andato storto all’Inter. I tifosi mi piacciono molto e i compagni sono sempre stati gentili con me. Andavo in giro per le strade e tutti volevano parlare con me. Forse in quel momento la squadra aveva bisogno di qualcosa di diverso rispetto a quello che potevo dare. L’Inter aveva attaccanti che giocavano già insieme e avevano caratteristiche differenti rispetto alle mie. Ancora oggi sui social ci sono molti tifosi nerazzurri che mi chiedono di tornare. Ho giocato pochissimo, ma sono riuscito anche a segnare. C’erano tante aspettative, ma non è bastato. Detto ciò, io non mollo di un centimetro e penso al presente e al futuro. Se tornassi indietro direi ancora sì all’Inter. È un top club, in passato ha vinto tutto a livello internazionale e molti brasiliani hanno fatto la storia con i nerazzurri. Io resto anche un tifoso interista e seguo sempre in tv le partite della “mia” squadra".

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Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 07 agosto 2019 alle 10:30 / Fonte: Tuttosport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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