Denzel Dumfries e Yann Bisseck sono i due protagonisti del terzo episodio di 'Wheel Talks', format che l'Inter ripropone ciclicamente su YouTube. L'olandese e il tedesco 'pescano' delle parole dalla ruota e poi cominciano il botta e risposta. 

Underdog:
D: "Non ero uno dei migliori giocatori in giro ad essere onesti, ho fatto fatica (ride, ndr). Però ho continuato a credere in me stesso e alla fine eccoci qui! La dedizione, il duro lavoro...".
B: "Io ho fatto un percorso da underdog. C’è sempre qualcuno che non crede in te, come nei film: la tipica storia del ragazzo che non ce la fa subito, ma come hai detto tu col duro lavoro, con la dedizione... devi crederci e avere anche un po’ di fortuna. E poi c’è sempre un allenatore che ti cambia la vita: per me è stato l’allenatore dell'Under 17, Markus Daun. È andata così, non ci possiamo lamentare adesso che siamo all'Inter". 

Colpo di testa:
D:
"Il mio preferito? Quello in trasferta con la Lazio era fuoco, ma ne ho un altro: agli Europei con l’Olanda, il primo match, contro l’Ucraina. Ho segnato il 3-2. E’ stato un momento molto importante per me e per la squadra, era il mio primo gol. È stato un momento speciale per me, anche se forse non è il più bello".
B: "Il mio dieci anni fa nell’Under 14, è il mio preferito. Da professionista? Tutti i colpi di testa li ho fatti da quando ero più piccolo, ma mi viene in mente quello quello col Cagliari in casa. Scelgo questo".

Esempi:
D:
"Lilian Thuram era uno dei miei idoli, ma anche Vincent Kompany e Dirk Kuyt. Erano tutti miei idoli. Giocavano con personalità e questo mi piaceva molto".
B: "Adesso dirò una cosa molto scontata. Direi mio padre, ma visto che parliamo di calcio, quando ero più piccolo mi piaceva Jerome Boateng: mi sono ispirato molto a lui nel creare il mio stile di gioco. Oltre a lui non saprei, non sono uno che guarda molto le partite in TV. Quindi è tutto. Magari Lilian Thuram".

Milano: 
D: "Cosa mi piace? Prendo il Duomo. Mi piace il Duomo, è molto bello da vedere. Lo adoro".
B: "Direi i ristoranti, ce ne sono tanti buoni. Io so cucinare, se provi il mio pollo teriyaki non andrai mai più in un ristorante giapponese".

Inizi:
D:
"All'inizio ho cominciato nello Sparta. Giocavo nella mia Rotterdam, vicino a casa: è stato molto speciale per me. Ho debuttato da professionista, ho iniziato a giocare nel campionato maggiore in Olanda. Ho trascorso davvero dei bei momenti". 
B: "Direi non i miei ricordi migliori. L’inizio è stato bello in realtà, ho giocato la prima partita a 16 anni con la squadra della mia città, Colonia. È stato bello perché non ero davvero pronto. Poi ho giocato altre 2 o 3 partite e poi è iniziata la fatica vera, per tornare al discorso dell'underdog. Devi cercare di avere la meglio, avere fortuna, circondarti delle persone giuste e sperare di non avere infortuni. Adesso sto vivendo la mia migliore carriera da calciatore. L'esperienza al Roda? Spero che questa clip raggiunga anche il pubblico olandese. Ci fu anche un articolo su di me ai tempi, di quando ero al Roda e del mio ultimo giorno lì. Non mi sono presentato. Poi quando tutti ormai se ne se stavano andando sono arrivato per prendere circa 400 euro che ci spettavano dalla squadra. Beh, ora una volta per tutte voglio smentire questo racconto, perché quella volta ero lì dal primo minuto fino alla fine.. Ho dei bei ricordi lì comunque, davvero".

Esultanze:
D:
"Non ne ho una perché... anzi no, ce l'ho dall'anno scorso. Però non possiamo raccontare la vera storia che c'è dietro (ride, ndr). E non posso dire perché ho iniziato a farla, è bella però. Direi che è la mia esultanza più bella". 
B: "La mia esultanza con Carlos Augusto? Quella l'avevamo pianificata il giorno prima. Altrimenti faccio quella presa dal basket. Loro esultano dopo ogni punto che fanno, nel calcio c’è quasi un gol a partita e quindi devi sfruttare l'occasione. L'esultanza dopo il gol a Verona? Credo fosse il mio primo gol della stagione, ero immerso nelle mie emozioni. Tutti ovviamente vogliono dire la loro, ma a me è piaciuta!". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 11 novembre 2025 alle 20:12
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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