Perché Lautaro Martinez sorride così poco? Lele Adani, dagli studi della 'Domenica Sportiva', prova a dare una sua motivazione: "Viene da Bahia Blanca come Manu Ginobili, un altro che non rideva tanto. Ma lui faceva pallacanestro, Lautaro fa calcio... Il punto è che Lautaro piace a tutti però essendo l'attaccante più forte della Serie A, se sta fermo uno o due settimane si alza la critica, per non parlare dell'incompetenza. Ma guardate come gioca Lautaro, quanto dà ad una partita di calcio al di là dei gol. Poi la classifica dei gol parla da sola". Adani parla anche di Yoan Bonny, sempre più elemento chiave della squadra di Cristian Chivu: "Lui è un giocatore che sente l'importanza dei compiti; fa bene sia che giochi con Lautaro Martinez o con Marcus Thuram. Gioca da riserva ma quando gioca esegue i compiti richiesti dal sistema. È partito così bene che penso sia normale vederlo davanti nelle gerarchie a Pio Esposito". 

Il discorso si sposta poi proprio sul tecnico nerazzurro e alle sue scelte: "Lui ha detto che Luis Henrique e Andy Diouf non sono ancora pronti, quindi li tiene in ghiaccio. Credo che abbia le caratteristiche di chi sa abitare a certi livelli; lo sa fare parlando, nelle scelte e nella gestione della responsabilità. Se non dovesse vincere il campionato tanti non la vedranno così, ma il percorso di un allenatore va oltre il discorso palo dentro e palo fuori. Lui è una mente evoluta per me, una figura che si alimenta di concetti non per forza propri del calcio italiano come fa Cesc Fabregas ed è un bene. Sa su chi contare per fare il suo mestiere, si è rivelata una grandissima scelta". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 10 novembre 2025 alle 14:35
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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