Emiliano Viviano parla al podcast Centrocampo del suo trasferimento all'Inter, avvenuto anche per un errore dell'allora segretario del Bologna nella compilazione delle buste chiuse (c'erano ancora le comproprietà). "Mi sarebbe andata bene andare al Bologna perché stavo per avevano l'accordo per cedermi al Paris Saint-Germain, che gli arabi avevano preso da 20 giorni. Avevano preso Leonardo, acquistato Pastore e dopo è andato Sirigu perché io mi ero infortunato. Leonardo stava all'Inter e mi conosceva, ma mi sono rotto il crociato. Inter di allora inallenabile? C'erano problematiche, era la fine di un'era stravincente, uno spogliatoio difficile. Qualcuno era alla fine, altri volevano andare via. Ranieri ha fatto fatica a gestire quel gruppo...".

"Io sono arrivato che volevo andarmene via perché, con umiltà, era impossibile per me lottare con Julio Cesar - dice ancora Viviano -. La società si è comportata benissimo, volevano tenermi perché Julio Cesar era a fine carriera. Io però avevo sempre giocato, Prandelli in nazionale non ti convocava se non giocavi. Io avevo finito l'anno che eravamo io e Buffon. L'unico vero errore che mi imputo in carriera, però, è aver fatto la guerra per andarmene quando mi sono ripreso. Prima no, ma dopo sì. E lì invece sarei dovuto rimanere. In dirigenza c'erano Ausilio e Branca, che mi diceva di non andare perché Julio Cesar aveva problemi fisici, la squadra non andava bene. Io invece ho spinto per andare via e l'Inter ha fatto le sue scelte".

Sezione: Focus / Data: Mar 11 novembre 2025 alle 10:20
Autore: FcInterNews Redazione
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