Andrea Cetro è stato l'allenatore di Leonardo Bovio nella sua annata al Suno, da dove poi è approdato all'Inter. Cetro, oggi direttore tecnico alla Sparta Novara, parla ai microfoni della Gazzetta dello Sport del giovane difensore nerazzurro evidenziandone in primo luogo il lato umano: “Oltre a essere un calciatore importante, penso sia un ragazzo davvero straordinario. Già all’epoca saltava all’occhio per la dedizione al lavoro, la voglia di allenarsi e di imparare. Le capacità cognitive erano impressionanti, apprendeva con facilità notevole e credo che questo abbia fatto la differenza anche all’Inter: inizialmente non è stato semplice il salto, poi però ha spiccato il volo”. 

Quello di difensore centrale, per Bovio, è stato praticamente un ruolo per il quale era predestinato: “L’ho sempre visto in quel ruolo. È uno propositivo, ha una grande corsa e atleticamente fa paura. E tutto questo - racconta l’ex mister - si vedeva già da quando era piccolo. In campo si muoveva con destrezza, poi era un leader nato: gli piaceva prendere in mano la squadra, e aveva le qualità per farlo. So che si ispira ad Alessandro Bastoni, ma sinceramente a me ricorda uno come Andrea Barzagli. I gol li faceva già da piccolo. Sono sempre stati una sua prerogativa, essendo un ragazzino di grande personalità. Quando c’era da recuperare una partita, era il primo a mettersi in evidenza e salire per segnare. Spesso ci riusciva pure, avendo un bellissimo tiro”.

Sezione: Giovanili / Data: Sab 25 ottobre 2025 alle 14:30
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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