Quattro gol e quattro assist per Ange-Yoan Bonny fino a questo momento. A quanto arriverà a fine stagione? A rispondere è lo stesso attaccante dell'Inter nell'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport in edicola questa mattina. "Non ho un numero preciso, nella mia testa vorrei fare ogni anno meglio del precedente. La sfida non è con gli altri, ma solo con me stesso. Conta soltanto rendere fieri i tifosi oltre le statistiche" ha ammesso il francese che, dopo aver anche parlato del compagno di reparto Pio Esposito (LEGGI QUI), racconta qualche curiosità che lo riguarda.

Ci spiega bene l’origine di quella foto di lei bambino in nerazzurro. 
"È la prima maglia che mamma ha comprato quando ho iniziato la scuola calcio. Mi ha convinto a indossarla dicendomi che era della squadra di Eto’o, il mio idolo. Forse era un segnale, chissà".

Le piace, invece, quando la chiamano... Angelo? 
"Angelò . Ha iniziato mister Pecchia al Parma: quando giocavo male ero solo Bonny, quando andavo bene mi chiamava Yoan, ma non sapeva pronunciarlo. A volte diceva Jean, a volte Johan... Poi un giorno ha scoperto che nel nome c’era anche Ange e sono diventato Angelò per tutti. A voi piace italianizzare i nomi: Mkhitaryan è diventato Michele, Luis Henrique Gigi, ma poi perché mai? (ride, ndr)".

E quella esultanza da pirata da dove nasce? 
"Un gioco con gli amici della mia città, Tours, nel centro della Francia. Tutto nasce da un video su TikTok che ci aveva fatto ridere. Quando a Napoli ho segnato col Parma, è nata quell’esultanza: era una dedica, è diventata ormai un marchio".

Sezione: Focus / Data: Sab 15 novembre 2025 alle 10:26
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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