In attesa dell'ultima gara valida per le qualificazioni per il Mondiale, prima del grande appuntamento con i play off, la Gazzetta dello Sport scalda il terreno anche per l'appuntamento più atteso dei prossimi giorni: il derby di Milano. A poco più di una settimana, il quotidiano milanese si prepara alla stracittadina meneghina analizzandolo attraverso dieci domande, cinque per squadra. Di seguito una sintesi di quelle riservate alla squadra di Cristian Chivu.

Che impatto darà il ritorno dal 1' di Thuram? La non convocazione con la Francia è stata un assist al "preciso lavoro" di strategia che l'intelligence di Appiano ha "pensato nel dettaglio" per portare il Tikus al top per domenica 23 novembre, appuntamento per il quale è candidato a tornare dal primo minuto. Martedì tornerà ad allenarsi con il Lautaro, e "sarà di nuovo ThuLa". Con la complicità di Pio Esposito e Bonny, Marcus si è potuto permettere un rientro graduale senza affrettare i tempi, come spesso accaduto in passato, e ora è pronto a partire dall'inizio "con il preciso mandato di provare a frustare con i suoi scatti il trio Tomori-Gabbla-Pavlovic".

Chivu ha trovato finalmente la 'sua' squadra? "Chivu sa guardare la Maduninha da angolazione nerazzurra", si legge nel romantico preambolo della Rosea sul tecnico nerazzurro che "prima dell'effetto emotivo, punta sul campo". E a proposito di campo è lì che l'ex terzino ha trovato le prime soddisfazioni: "Gli premeva dare un'impronta propria" specie in vista della sfida ai cugini e "il piano sembra essere definitivamente riuscito". Al netto delle 'botte subite' e del tempo necessario, "questa è diventata un'Inter davvero a misura di Chivu. Il quadriennio di Inzaghi è stato superato: aggressione alta e costante. Posto al mantra della verticalità". Così sarà anche nel derby, quando "l'Inter non dovrà tradire l'identità a prescindere dall'avversario: quando lo ha fatto si è complicata la vita senza un perché".

Bisseck-Acerbi: Chi può fermare le punte Milan? "Tra Akanji e Bastoni c'è un posto ancora da occupare definitivamente": Bisseck o l'eterno Acerbi, un dualismo che "si rilancia in vista del Milan". Chivu cerca l'antidoto contro la bestia nera Pulisic e l'imprevedibilità di Leao. E al netto dell'altro specialista di "centralone" disponibile, Stefan De Vrij,  il più avanti nel ballottaggio potrebbe essere Acerbi che, "ormai all'ultimo canto e con un contratto in scadenza che non rinnoverà per raggiunti limiti di età, ha giocato una partita all'altezza dei vecchi standard contro la sua ex squadra domenica scorsa a San Siro, modo migliore per rilanciarsi in vista del derby e complicare la scelta al suo allenatore: Chivu, però, gradisce sempre un dubbio in più che uno in meno".

Il pressing alto può fare male al diavolo? Domanda da un milione di dollari considerato che da un lato ci sarà il "Milan attendista di Allegri" contro "un'Inter costruita per partire dal pressing offensivo" con le punte "da combattimento" che devono recuperare la palla in zona quanto più alta possibile e andare rapidamente in porta. "I 37 gol non sono una casualità - sottolinea la Rosea -. Se poi la pressione va a vuoto, nessuna paura di abbondare con i falli per evitare guai: sono stati 26 domenica scorsa, un'enormità, ma pure un rischio calcolato. Stavolta i nerazzurri troveranno davanti un blocco più basso rispetto a quelli degli altri rivali negli scontri diretti: come sempre, sarà la qualità della pressione a marcare la sfida".

Calha ha ancora il dente avvelenato? Hakan Calhanoglu si ritrova faccia a faccia contro il suo ex Milan dopo un'estate che sembrava poter scongiurare un ennesimo derby vero e proprio con la sua ex squadra. "Il capitano della Turchia non ha più da tempo il dente avvelenato contro i rivali cittadini - assicura la Gazza -, anche se questa partita non sarà mai uguale alle altre. Piuttosto, è tornato a essere il dottore che tiene il polso alla nuova Inter: al di là dei gol, è il suo piede che dà il ritmo alla squadra. È il passaggio di Hakan lo strumento che permette di andare verticalmente verso le punte di Chivu. Stavolta, rispetto agli ultimi derby, c'è una differenza: il suo alter ego si chiama Modric, non esiste sfida in regia più affascinante".

Sezione: Copertina / Data: Sab 15 novembre 2025 alle 08:30
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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