Centrocampista versatile, forte fisicamente e caparbio, caratteristiche che gli ha permesso di farsi apprezzare dai tifosi di ogni squadra in cui ha militato. Zdravko Kuzmanović è rimasto due stagioni a Milano vestendo la maglia nerazzurra in un periodo non certo semplice dal punto di vista ambientale e storico. E in esclusiva per FcInterNews ripercorre quel tempo, analizzando anche l’attuale situazione dell'Inter.
Come procede la sua vita?
“Molto bene. Ho chiuso col calcio giocato e ho appeso le scarpe al chiodo. Adesso sono pronto a godermi il tempo con la mia famiglia. Poi in futuro mi vedo in un ruolo da dirigente piuttosto che da allenatore”.
Se le dico Inter, cosa risponde?
“Un bel ricordo, sicuramente. Giocare per una delle squadre più importanti del mondo come l’Inter è stata la realizzazione di un sogno, nonostante non sia avvenuto in un periodo facile. Quando arrivai in nerazzurro erano in atto molti cambiamenti, con la vecchia guardia che stava andando via e svariati calciatori in arrivo”.
Pensa che avreste potuto ottenere risultati migliori?
“Senza dubbio, avremmo potuto fare meglio, molto meglio. Sia in Italia che in Europa”.
Chi era secondo lei il migliore calciatore di quella Inter?
“C’erano tanti giocatori forti. Zanetti, Samuel, Milito. Kovacic era giovane, ma già si vedeva fosse davvero bravo. Io guardavo soprattutto con ammirazione Cambiasso, un vero campione”.
E a livello personale invece, con chi si è trovato meglio in Italia, anche fuori dal campo? Quali sono stati i giocatori in Italia che l’hanno aiutata di più?
“All’Inter avevo un bel rapporto con tutto, anche se nominerei Handanovic e Guarin. In generale voglio però citare Tomáš Ujfaluši, che alla Fiorentina mi ha aiutato tantissimo: parlava tedesco ed era molto gentile. Come anche Adrian Mutu”.
Cosa pensa dell’Inter attuale?
“Che può fare meglio. Sono stati comprati giocatori importanti. I nerazzurri devono lottare per il titolo: possono vincere. La rosa è competitiva. Hakimi sulla destra è proprio bravo. Vidal è un fenomeno, che ha vinto tutto dovunque sia stato. Brozovic è fortissimo. Lukaku è un animale, calcisticamente parlando, che fa la differenza”.
Ha nominato Brozovic. Può essere lui il Cambiasso di questa Inter?
“È molto difficile, le spiego il motivo. Esteban ha vinto tutto, dal campionato alla Champions League. Se tu sei un calciatore dell’Inter, la gente pretende che tu vinca. Solo così puoi davvero restare nella storia nerazzurra. Chi trionfa, resta nella testa delle persone. Finché non succede, non puoi essere paragonato a un mostro sacro come l’argentino. Vale per Marcelo, come per ogni tesserato attuale della Beneamata. Per questo oggi nessuno può essere associato a Cambiasso. E attenzione: l’argentino è stato determinante per anni e anni, non solo per una o due stagioni. Poi nello specifico per me Brozovic è un calciatore fenomenale, ma gli manca un titolo. Vediamo se ora ci riuscirà con i suoi compagni”.
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
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