Dopo i tre anni nelle giovanili dell’Inter, una negli Allievi e due nella Primavera, ecco che Senna Miangue, esterno sinistro classe 1997, si è affacciato in prima squadra, grazie anche alla fiducia di Frank de Boer. Una scoperta per il presente, ma anche per il prossimo futuro, data la nota difficoltà di reperire esterni di un certo spessore. Nel frattempo, Giuseppe Accardi, mediatore nella trattativa che ha portato Miangue all’Inter dal Belgio, si gode il bel momento e, in esclusiva per FcInterNews.it, fa il quadro della situazione attuale, gettando però un occhio anche al futuro.

Per Miangue 4 presenze fino ad ora in prima squadra, di cui una in Europa League.
“Le qualità di Senna le conoscevo, così come le conosceva l’Inter. Diciamo che abbiamo avuto una conferma in più”.

Quali sono i margini di crescita del ragazzo?
“Se migliora nella fase difensiva, può diventare un giocatore da top club europeo, per squadre come Manchester United o Real Madrid”.

Doveva arrivare un allenatore dell’Olanda per farci scoprire Miangue?
“In Italia manca il coraggio di lanciare i giovani, e dobbiamo aspettare che siano gli allenatori stranieri a farci vedere come si fa: è così”.

L’Inter punta forte su Senna.
“Sì, c’è stato il rinnovo fino al 2020. Credo possa diventare un titolare della squadra di de Boer, quindi escludo una sua eventuale partenza a gennaio in prestito, anche se dovesse arrivare un rinforzo in quel ruolo”.

In estate, però, c’è stato il rischio una cessione?
“Lo volevano, tra le altre, Genoa e Udinese. Ma, ripeto, il club nerazzurro ci ha sempre puntato, anche per le note problematiche della lista Uefa per l’Europa League”.

Sezione: Esclusive / Data: Mer 05 ottobre 2016 alle 21:35
Autore: Giuseppe Granieri
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