Che il rapporto tra Wesley Sneijder e l'Inter non fosse idilliaco si sapeva. Così come erano ormai note le trattative per il rinnovo a cifre più basse. Le parole di Marco Branca, però, hanno comunque spiazzato tutti. Una presa di posizione importante da parte dell'Inter, un vero e proprio muro contro muro. Sneijder non giocherà più finché non ci sarà serenità, ovvero finchè non si sarà risolta la questione contratto. Un indizio era già arrivato da Stramaccioni in conferenza, una settimana fa: "Sneijder sta meglio, ma non è stato convocato per una decisione mia". In tanti pensavano che fosse per l'infortunio, in realtà c'era anche la questione contratto alle spalle. L'Inter ha fatto la proposta, necessaria e dolorosa. Wesley deve rispondere.

Il fatto che Branca si sia esposto pubblicamente non va sottolatato. Il direttore dell'area tenica agisce spesso a fari spenti, rilascia poche dichiarazioni. Perché sollevare un caso così? Evidentemente l'Inter ha delle motivazioni, la scelta era obbligata. Per evitare 'casi', per provare a dire la verità ai tifosi e agli addetti ai lavori. L'Inter ha offerto a Sneijder un contratto a cifre più basse, per più anni. I 12 milioni lordi, bonus esclusi, che guadagna Sneijder sono un lusso che l'Inter non può permettersi. Le prestazioni di Sneijder non c'entrano, sono un discorso a parte. Certamente il fatto che negli ultimi due anni (e in questo inizio di stagione) non sia stato decisivo e sia stato spesso infortunato, non depone a suo favore. Ma il discorso è soprattutto economico, Branca ha parlato di "necessaria modifica contrattuale".

"Stiamo discutendo da tempo", ha detto il dt dell'Inter. Se Sneijder fosse stato disposto a 'spalmare' l'ingaggio e rinnovare, non ci sarebbero state le dichiarazioni di Branca. L'olandese non è intenzionato ad accettare, l'Inter vuole dare più tempo a Wes e l'ha messo spalle al muro. La situazione era chiara: Sneijder non voleva abbassarsi lo stipendio e difficilmente sarebbero arrivate offerte a gennaio. L'interessamento di Manchester City, United e Chelsea ormai è solo un ricordo, solo dalla Russia (Anzhi in pole) sembra potersi muovere qualcosa. Destinazione non proprio gradita all'olandese. L'Inter però non più pagare l'ingaggio di Sneijder, per cui si trova davanti a un bivio: la cessione o il rinnovo. Se Sneijder non vuole rinnovare a cifre inferiori, dovrà essere ceduto. Ma a quale squadra? Branca ha parlato per due motivi: per mettere pressioni a Wesley, che così potrebbe trovarsi 'costretto' ad accettare il nuovo contratto, ma anche per far tornare caldo il nome di Sneijder.  

Ora la società ha deciso di parlare, per evitare incomprensioni e spiegare i motivi delle future assenze di Sneijder. Un caso che ricorda quello di Julio Cesar. Il brasiliano guadagnava tra i 4,8 e i 4,9 milioni di euro netti: troppi per il nuovo corso nerazzurro. Julio non accettò la proposta di 'spalmare' l'ingaggio e dopo un po' di muro contro muro andò via, praticamente gratis. L'Inter però risparmiò sul suo ingaggio e puntò su Samir Handanovic, più giovane, col contratto più basso e, ad oggi, anche molto affidabile. L'Inter non parlò mai di questo caso, fu Julio Cesar a svelare, tempo dopo, la verità: "L'Inter mi ha proposto la riduzione dello stipendio, ma nessun giocatore nella mia posizione avrebbe accettato una cosa del genere. Quindi fra le parti si è creata una situazione un po' sgradevole". La situazione era intuibile, certo, ma rispetto ad allora l'Inter ha deciso di parlare subito. In caso di offerta, Sneijder partirà. Anche perché si è rotto qualcosa con l'Inter. Tante le piccole incompresioni in questi ultimi mesi, dal viaggio a Los Angeles per curarsi al 'caso twitter'. La verità è che l'Inter non ha voluto forzare il suo rientro in campo, proprio perché c'era questa situazione dietro. La società deve guardare al futuro, abbassando il tetto ingaggi. Sneijder deve scegliere, ma mai come ora l'addio sembra inevitabile.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 25 novembre 2012 alle 00:01
Autore: Guglielmo Cannavale / Twitter: @guglicannavale
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