Precisiamolo subito: non sono sceso dal carro di Antonio Conte, anzi. Lo reputo ancora oggi tra i migliori allenatori del mondo, uno capace di cambiare squadra e giocatori attraverso il duro lavoro quotidiano. Nello Scudetto dell’ultima stagione ha meriti immensi e la sua mano è stata decisiva. Detto questo, penso però anche che Simone Inzaghi sia un ottimo mister. Uno che ha tutte le peculiarità per entrare nell’élite del calcio. L’Inter rappresenta la sua grande occasione e giustamente il tecnico piacentino farà di tutto per cogliere l’occasione capitatagli. Certo, mentre il mister salentino era stato accontentato in quasi tutte le richieste di mercato, vedi Lukaku, Young o Vidal, l’attuale mister della Beneamata è stato invece privato forse dei due giocatori più decisivi, quell’amico, miglior laterale destro del mondo senza se e senza ma, e quel Romelu Lukaku fulcro del gioco vincente dell’ultimo Tricolore. La differenza è talmente abissale – per le note vicende di cui tutti ormai sono a conoscenza – che non serve nemmeno troppo le precisazioni. Ma siccome, si sa, il tifoso, ma anche i giornalisti, hanno la memoria corta, meglio definire sin da agosto la situazione nerazzurra.

L’Inter avrà come obiettivo quello di competere per la primissima posizione, anche se ovviamente non partirà da favorita viste le partenze celebri appena citate. Quei top player rimasti– vedi De Vrij, Bastoni, Barella e Lautaro – rappresentano comunque la spina dorsale della squadra. E centrare la zona Champions rimane in ogni caso il minimo a cui aspirare. Ma dopo tutte le vicissitudini di questa estate ballerina nessuno pretenda fin da subito calcio champagne e vittorie su vittorie. I problemi, prima o poi, arriveranno sicuramente. Non è per – usiamo un francesismo - portare sfiga, ma perché è normale possa succedere. E allora che nessuno si azzardi, vale per i supporter e anche per gli addetti ai lavori, a trovare in Inzaghi il capro espiatorio della situazione.

Ogni vicenda va studiata e analizzata: non si deve parlare tanto per. L’ex mister della Lazio si è già guadagnato per quel che mi riguarda la possibilità di lavorare e di essere giudicato a fine stagione. Quando si tireranno le somme di quel che sarà stato. Ricordavi tutte le vicissitudini di questi mesi se l’Inter non dovesse vincere due partite di fila.
Sezione: Editoriale / Data: Sab 14 agosto 2021 alle 00:01
Autore: Simone Togna
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