E come estate, quella che si avvicina sotto il segno di Erick il vichingo, chissà più frizzante come si augura il tifoso sotto l'ombrellone, di certo più imprevedibile rispetto alle ultime. Cresce l'attesa per i Mondiali ma anche intorno alle prossime mosse di mercato della nuova Inter. I nomi si sanno già, idee concrete studiate alla lavagna dai dirigenti nerazzurri. Il progetto sposa la linea di Mazzarri e segue i diktat del tycoon. Si va avanti insieme e Thohir l'ha ribadito varie volte. Un'Inter giovane che nasce e si integra con innesti d'esperienza (Vidic ed Hernanes gli esempi), sul campo pronta a cambiare pelle con la nuova difesa a quattro annunciata dal tecnico. Sarà anche estate ma nell'officina nerazzurra i lavori hanno avuto inizio da diverso tempo. E non escludono sorprese.

E come entusiasmo, quello che attende l'Inter al raduno di Pinzolo. I tifosi sono pronti ad accogliere la truppa nerazzurra guidata dal sergente Mazzarri in quella che rappresenta la prima tappa della stagione. Si parte il 10 luglio dal Trentino, un anno fa quasi come oggi, perché WM conosce ogni sfumatura del mondo Inter, sa bene cosa significhi sedersi su quella panchina e non vuole fallire. La posta in palio al secondo anno è più alta, così come le aspettative del pubblico di San Siro. Il tecnico è ottimista dopo aver centrato l'obiettivo Europa League, ma le parole di Thohir suonano come un primo avviso: "Mazzarri merita un'altra opportunità". Un solo gettone rimasto, in virtù del contratto in scadenza il prossimo anno, per convincere il magnate e l'ambiente che la scelta fatta la scorsa estate da Moratti è quella giusta.

E come anche emozioni, le stesse che hanno accompagnato lo sbarco a Milano di Thomas e Paul Ince. Storia e futuro dell'Inter sono i due capisaldi che guidano le idee nella mente di ET, un nome per unirli sarebbe quello del giovane Tom, talento sbucato dalla Championship inglese. Nella sua visita al capolouogo lombardo si è incontrato con i dirigenti interisti e ha fatto un salto allo stadio. Non è cambiato molto dai primi palpiti vissuti in tribuna con il padre. Per Ince junior l'Inter rappresenterebbe un sogno, ma non è la sola ad essersi fatta sentire. Intanto in Gran Bretagna si rumoreggia sul suo possibile approdo nella squadra che soltanto quattro anni fa raggiunse il Treble, definendolo uno degli affari più improbabili dell'estate. Un'altra scommessa che Thohir punta a vincere.

E come Europa. L'Inter è rimasta fuori per un anno, stessa sorte toccherà al Milan e al Parma che aveva accarezzato l'opportunità di tornare fra le grandi del nostro calcio. I nerazzurri insieme a Fiorentina e Torino sono pronti a rituffarsi nell'Europa League, ma l'obiettivo principale sarà rientrare fra le prime tre in campionato e competere di nuovo per la Champions. La domanda che si pone il tifoso è quanto tempo dovrà passare prima di rivedere la squadra ai vertici. Molto presto, risponde Thohir, magari già nell'edizione 2016 che guarda caso prevede la finalissima proprio al Meazza. Il piano è studiato ma occorrerà non sbagliare nulla, sul campo ma anche fuori, per questo il mercato che ci apprestiamo a vivere sarà un banco di prova importantissimo per l'Inter targata ET.

E come Erick. Perché i nomi non sono mai scelti a caso, figurarsi in una fra le più ricche famiglie di Indonesia. Il padre Teddy voleva che conquistasse il mondo come un tempo avevano fatto i vichingi. Erick è partito dalla NBA, passando per il soccer americano e sbarcando in Serie A. L'Inter era la squadra per cui faceva il tifo sin da ragazzino, un'occasione troppo ghiotta per il magnate assetato di conquiste. Affezionato al passato e assetato di nuove vittorie, Thohir ha subito fatto capire a tutti di avere le idee chiarissime in ogni decisione e nuova iniziativa lanciata per ridare lustro al brand, sempre nel rispetto di chi ha messo il cuore per il club come Moratti. "Non è un anno zero - spiegava il nuovo patron - ma l'ultimo di un'epoca fantastica. Dalla prossima stagione partirà una nuova era". E come era, appunto. Quella che sta per cominciare.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 31 maggio 2014 alle 00:01
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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