È tempo di esporsi, di esprimere le proprie opinioni, di consultivi. So già poi che i più bravi tra noi giornalisti e opinionisti, qualunque cosa succeda, diranno: “Io l’avevo detto”, perché apparire è più importante che essere secondo alcuni. Ma siccome cerco sempre la massima onestà intellettuale e se sbaglio non è un problema chiedere scusa, o comunque dire: “Ho detto una ca**ta”, posso tranquillamente condividere il mio pensiero sul calciomercato dell’Inter. Per me è insufficiente, da 5. E pure confusionario. Che servisse un giocatore capace di saltare l’uomo, pronto a far saltare in banco a partita in corso o dall’inizio, lo sapevano pure i sassi. È arrivato? No! Anzi, è stato ceduto l’unico con quelle caratteristiche, cioè Zalewski. Il polacco avrebbe potuto fare eccome comodo all’Inter, ma è stato immolato sull’altare della plusvalenza. Ogni volta che ha giocato, andatevi a vedere i voti, ha fatto bene, anzi nell’ultima parte della stagione, quando in campionato scendeva in campo la seconda squadra battendo facilmente chiunque, lui e Asllani erano stati i migliori in campo.

Oggi è piuttosto oggettivo che a Chivu manchi quel tipo di giocatore. In difesa è arrivato un profilo veloce e pure di grande esperienza. Akanji è forte, anzi potrebbe forse essere definito fortissimo. Ma per migliorare davvero il reparto avresti dovuto tenere Pavard (su cui stiamo indagando per capire cosa realmente sia successo). E svecchiare il reparto nonostante potenziali mosse rischiose. A centrocampo sulla carta sei messo bene, se non benissimo. Ma siccome la testa e le motivazioni sono più che fondamentali, che certi elementi capiscano cosa vogliano fare da grandi. Altrimenti si entra in un circolo vizioso da cui non se ne esce.

Poi attenzione: so perfettamente che tra il volere e il fare ci sono di mezzo mille fattori. È vero che mantenere i propri asset può essere un vantaggio e pure un atto di forza, ma altrettanto vero che rimandare sempre e comunque i cambiamenti rischia un tracollo fragoroso qualora il limone non possa più essere spremuto. Spendere tanto per spendere sarebbe stato altrettanto sbagliato, quindi ok investire eventualmente su Lookman (su cui pensate avevo dei dubbi per la cifra in gioco) e Koné, ma non su altri profili che sarebbero stati strapagati. Occhio, ufficialmente e pure ufficiosamente l’Inter non ha mai illuso con altri nomi. Se poi per i click e le interazioni si dice e scrive altro, beh la colpa è pure vostra che vi fate prendere in giro.

Credo quindi che la stagione nerazzurra possa vivere di alti e bassi, cioè che Lautaro e compagni nella partita secca possano battere chiunque, ma pure perdere inopinatamente contro chiunque. Non darei così tanto per scontato nemmeno il quarto posto, anche se non mi stupirei più di tanto qualora i nerazzurri competessero per lo scudetto perché i giocatori sono forti, il problema è che hanno quattro anni in più, forse meno motivazioni del passato e qualche scoria mentale di troppo rispetto a quando era iniziato il ciclo di Inzaghi. Che abbia ragione o meno, poco importa. Non conta il: “Io l’avevo detto”. Ma il responso del verde.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 05 settembre 2025 alle 00:00
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
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