Settimana frenetica al Terminal Inter. Già, perché il club nerazzurro in questi giorni potrebbe avere sede a Malpensa e non in Corso Vittorio Emanuele. Aerei che arrivano, altri che vanno, con alcuni mai decollati, un po’ come il mercato dell’Inter, almeno fino a ieri sera.

E così arriva in gran segreto il volo del brasiliano Nilton, il “volante” (per restare in tema) bloccato dai nerazzuri mesi fa. Lui ha scelto l’Inter, ma la certezza dell’investimento da 5,5 milioni non c’è, evidentemente, mai stata. Il caso visite superate o meno resta un rebus, ad oggi, inspiegabile. Più comprensibile, anche per bocca dei dirigenti del Cruzeiro, lo stop di natura economica. Quattro rate annuali? No, anche secco. E il volo, neanche il tempo di disfare i bagagli, riparte in direzione Belo Horizonte. Nilton sedotto e abbandonato? Pare di sì, con la verità ancora tutta da decifrare e la sensazione che il biglietto, questa volta, sia di solo ritorno.

Per una partenza, nelle ultime ore si è materializzato a Milano di Tom Ince. Il figlio di Paul sarà, probabilmente, il primo colpo estivo di Thohir. Resta da chiudere definitivamente il nodo contratto, dettagli burocratici, con il Monaco e la Premier costrette a osservare, ormai indietro. In fondo ET ha annunciato colpi e così sarà: l'attaccante non si fa attendere, prende l’aereo e si prenota per essere il primo. Il tassello numero uno, l’inglese, di un mercato che doveva essere flash (in relazione al Mondiale, notoriamente gonfia-prezzi) e invece ha vissuto un periodo di attendismo.

Chi l’aereo poteva prenderlo è Caner Erkin. L’Inter si è informata, concretamente, sbaragliando la concorrenza per un ottimo colpo a zero. Ma ora il Fener sembra aver messo sul tavolo quello che il giocatore ha chiesto per restare: 2,2 milioni per tre anni, più ricchi bonus, non briciole. La priorità doveva andare ai turchi, così è stato. I nerazzurri nicchiavano sullo status di extracomunitario, ma dopo l’addio a Nilton forse si poteva pensare di chiudere il tutto. Ormai è il passato, si pensa già a Siqueira e non solo. Erkin è quindi costretto a disdire quel biglietto di sola andata verso Milano. Aereo che è destinato a partire senza di lui. Altri sono pronti a fare il suo percorso, Ausilio riflette. 

Ince jr lancia quindi il mercato Inter, ma per ora solo quello delle cosiddette alternative low cost. I colpi attendono. La spada di Damocle che pende sul club nerazzurro è quell’autofinanziamento (impossibile nei fatti, ma da cercare di perseguire al massimo) sbandierato da Ausilio nella conferenza di fine stagione. Servono cessioni, magari importanti, per andare all’assalto di uno/due centrocampisti e un’attaccante di primo livello. Gli indiziati sono chiari: Guarin e Alvarez, che il volo verso nuovi lidi lo devono ancora prendere, magari dopo il Mondiale. Gli aerei in arrivo sono solo quelli dei procuratori. L’entourage di Alvarez cerca un accordo per il rinnovo, che non  fa rima con permanenza (fumata bianca non ancora arrivata). Quello di Guarin è chiamato a portare offerte, che ad oggi non ci sono. Si resta quindi sul filo. L’incertezza regna e i vari Mikel, Javi Garcia, Behrami, Torres e compagnia rimangono in stand by

Arrivi e partenze senza sosta in casa Inter. Il domino è partito e Mazzarri potrà abbracciare finalmente qualche nuovo rinforzo, a partire dal giovane rampollo di casa Ince. Ora si attende solo il decollo delle cessioni. Thohir può annunciare l’inglese, con in canna qualche colpo “da Inter”. Il mercato è partito da Tom Ince, come il volo Inter. Destinazione, nessuna certezza.
 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 26 maggio 2014 alle 00:12
Autore: Luca Pessina / Twitter: @LucaPess90
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