Caro Mino,

mi permetto di darti del tu perché tante volte in passato hai avuto a che fare con l’Inter e sei praticamente di casa a San Siro. Tanto bene hai fatto a questa squadra grazie alle tue abili manovre di mercato, però se mi ritrovo qui a scriverti queste righe è proprio per parlare di mercato e delle tue parole. Non prenderti gioco dei tifosi nerazzurri dicendo che il ritorno di Ibra all’Inter è possibile.

Insomma, a (quasi) tutti i tifosi farebbe piacere riavere Ibrahimovic in squadra perché lui è sinonimo di vittorie e gran parte di quelle degli ultimi anni sono legate a doppio filo al suo rendimento. Ricordi Parma? Beh, senza lo svedse si starebbe parlando di una grande rimonta della Roma per vincere lo Scudetto e invece Zlatan ha ricacciato in gola tutti gli urli dei giallorossi. Quando si parla di Ibrahimovic, che piaccia o no, si parla di uno dei più forti giocatori della storia e parte del cuore degli interisti non può non essere grato a lui tanto da volerlo vedere nuovamente con questi colori addosso. Va bene, ha giocato anche con la maglia del Milan e non ha perso l’occasione di esultare sotto la gradinata nord in occasione del derby, ma in molti sarebbero disposti a dimenticare quella scena pur di averlo ancora in rosa perché ciò significherebbe puntare dritti dritti allo Scudetto: perché Ibra è sinonimo di titolo. 

Un suo ritorno sarebbe bellissimo ed è per questo che ti chiedo di non usare l’Inter per fare quello che fanno molti procuratori, ossia tirare in mezzo più squadre possibili per far aumentare l’asta attorno al giocatore. Te lo chiedo per due motivi: il primo è che Ibra non ha bisogno di questi mezzucci per strappare qualche milione di euro in più; il secondo è che è sbagliato giocare con i sentimenti delle persone. Io ti posso anche credere quando dici che si è fatta avanti anche l’Inter, ma non mi torna la seconda parte del tuo virgolettato: per quale motivo un 35enne con forse altri due anni di carriera davanti dovrebbe valutare una squadra in base al progetto? Insomma, ad un giocatore come lui non servono progetti, mai sono serviti e non serviranno adesso che la sua carriera volge al termine. Il progetto è sempre e solo stato lui. Io posso anche credere che le tue parole non siano bugie, però piuttosto che alimentare false speranze sarebbe preferibile che ti astenessi dal parlare in queste fasi preliminari lasciando le frasi a momenti salienti di eventuali trattative. Sappiamo tutti quanti benissimo come tu sia un maestro nel lavoro che fai e sono anche queste dichiarazioni rilasciate all’improvviso, come un meraviglioso contropiede, a renderti uno dei migliori in questo mondo. Ma per una volta sarebbe grandioso se lasciassi le parole di facciata ad altri e tu ti dedicassi al lavoro dietro le quinte. 

Sin da quanto si è appreso che Ibra sarebbe stato un free agent, ossia libero da qualsiasi contratto, i tifosi di tutte le squadre al mondo hanno sperato per un momento di poterlo vedere con la maglia del proprio cuore e questo è normale, a tutti piace sognare. Il discorso diventa più serio quando sei tu a fare il nome della squadra tramutando i sogni in qualcosa di più. Agli interisti, alla fine, è andata ancora bene, ma pensa a quale meccanismo perverso hai innescato in quel di Napoli: hai detto che i partenopei ci hanno provato, ma che sono bravi solo a fare i film. Capisci? In questo modo hai dato la possibilità ai tifosi di inveire contro la propria dirigenza per non essere riusciti a entrare nella corsa al più grande calciatore transitato in Italia dai tempi di Ronaldo. È questo quello che ti si chiede: non illudere nessuno, non giocare con i sentimenti dei tifosi. 

Questa querelle andrà avanti a lungo e da aprile appena cominciato ne usciranno di tutti i colori in merito al tuo assistito più importante, però ti si chiede una cortesia: finché non sei tu in prima persona a dare false speranze va tutto bene, ma nel momento in cui legittimi queste illazioni con tuoi virgolettati tutto prende un peso diverso. Fallo per i tifosi, sii buono nei loro confronti: non illuderli tirandoli in ballo per una cosa così importante come è il futuro di Zlatan. Certo, se poi dovesse essere vero un suo ritorno all’Inter tutte queste mie parole si tramuterebbero in un’unica sola: “Grazie”.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 02 aprile 2016 alle 00:00
Autore: Gianluca Scudieri / Twitter: @JeNjiScu
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